Aruba

La mia visita ad Aruba è stata dettata dalla necessità di relax per breve periodo, non è una destinazione che sceglierei per farci delle vacanze, ma poichè avevo bisogno di staccare la spina per una settimana senza pensare a niente, mi è sembrato che fosse il posto giusto. A dire il vero, oltre alle splendide spiagge, non offre molto, visto che l’interno è piuttosto brullo e presenta un paesaggio non molto variegato, ossia il classico tipo di vegetazione che prospera nei luoghi dove piove poco, cactus ed arbusti bassi.

VOLO

KLM, pagato 478 Eu, con scalo ad Amsterdam. Ho viaggiato col solo bagaglio a mano. Partenza 11 maggio, ritorno 19 maggio

CAMBIO

La valuta di Aruba è il Fiorino (AWG)

1 AWG = 0.499 EU

PERNOTTAMENTO

Ci sono alberghi costosissimi, da 300 e più dollari a notte, ma è anche possibile trovare sistemazioni molto più economiche, soprattutto in centro a Oranjestad, e a sud. Ho letto con attenzione le recensioni, perchè avevo sentito parlare di ululati di cani e canti di galli, e volevo assolutamente evitare di essere disturbata durante la notte o la mattina presto. Volevo inoltre una struttura completamente indipendente, senza cucina o bagno in condivisione. Booking e Air BnB hanno moltissime proposte da offrire, la mia scelta è ricaduta su Palm House Apartments, a Pos Chiquito. Prenotato tramite Booking, e pagato 198 Eu per una settimana. Si tratta in pratica di un appartamentino, camera, bagno e cucina, con ingresso indipendente, situato sul retro di una villa con giardino dove vivono i padroni di casa. La cucina è all’aperto.

Il giardino è popolato di farfalle ed uccelli, colibrì, ed una specie sconosciuta dai colori meravigliosi.

Nel periodo in cui ci sono stata io non ho visto una zanzara. I padroni di casa sono olandesi, e sono persone molto gentili e disponibili. La Signora, Miriam, è venuta a prendermi in aeroporto, che dista tipo 10 minuti di auto, mentre rientravamo si è fermata ad un piccolo supermercato per permettermi di acquistare generi di prima necessità. Il marito, invece, il giorno dopo mi ha dato uno strappo all’agenzia di noleggio per ritirare l’auto. Con Miriam, inoltre, sono andata a camminare nel parco nazionale di Arikok.

AUTO

Il noleggio auto potrebbe essere considerato superfluo in quanto l’isola è servita da una rete di trasporti pubblici, ad ogni modo ho preferito avere vita facile e mi sono noleggiata una micro auto (una Kia Picanto) direttamente da Avis, senza intermediari tipo Rentalcars o simili. Spesa: 210 Eu. L’agenzia è situata all’Hotel The Mill, e costava molto meno appoggiarsi qui piuttosto che alla filiale presente in aeroporto. L’importo indicato è comprensivo di assicurazione completa. E’ da tenere presente che la maggior parte degli autonoleggi considerati “economici”, che vantano prezzi tipo 130 dollari americani a settimana non hanno però alcuna assicurazione. Se ne servono di solito i cittadini USA, che possono avvalersi della copertura fornita dalla loro carta di credito, servizio che invece in Europa non viene erogato. Ho percorso in tutto 471 km

SPESE

Mi sono sempre cucinata autonomamente i pasti, spendendo al supermercato circa 132 Eu per l’intera settimana. Nel bagaglio a mano ho incluso una minuscola borsa frigo, ed una ciotolina di plastica, per portarmi il pranzo al sacco (di solito tonno in scatola e pomodori) in spiaggia. Di benzina ho speso circa 80 AWG (40 Eu).

Totale: 848 Eu, incluso volo, pernottamento, pasti, benzina.

CLIMA

A maggio è perfetto. Di giorno si sta sui 28°, ed è piacevolmente ventilato. Ad agosto, invece, pur restando ventoso, la temperatura aumenta di 5-6°. Aruba è al di fuori della zona caraibica dove normalmente si manifestano gli uragani, tuttavia, in quella stagione, la brezza che normalmente rende così piacevole il soggiorno si placa, rendendo l’atmosfera afosa, e richiamando le zanzare.

COMUNICAZIONI

Ho utilizzato il wifi dell’appartamento, e non ho quindi comprato Sim locali.

SHOPPING

Ad Aruba sostano le grandi navi da crociera. Nel centro di Oranjiestad vi sono parecchie gioiellerie e negozi di lusso, situate principalmente al Royal Plaza Mall, e nella galleria che porta al Renaissance Casino Hotel. In zona seaport vi sono poi una serie di botteghini che vendono souvenirs, ma trovandosi sul percorso dei crocieristi, i prezzi non sono molto convenienti. Ho trovato lo stesso genere di articoli, ma più economici, poco distanti, nei negozi del centro commerciale dove si trova il cinema, sempre al Seaport. A parte ciò, sono presenti sull’isola molti empori gestiti da cinesi, che vendono un po’ di tutto, esattamente come da noi. I grandi supermercati che vendono cibo si trovano in genere ai lati dell’arteria principale, la Route 1. Spesso mi sono recata da Superfood, che si trova nella zona degli High End Hotels. Vi sono poi ovunque altri negozi che vendono cibo, gestiti da cinesi, oppure da sudamericani, ma sono più piccolini

SICUREZZA

A detta dei padroni di casa, Aruba è un posto sicurissimo, dove nessuno tocca nulla, e ci si potrebbero scordare le chiavi di casa alla porta…

CHE COSA VEDERE

Come già detto, secondo me l’isola a parte le splendide spiagge nell’interno non ha molto da offrire. Il paesaggio non è vario, e presenta uniformemente ovunque lo stesso tipo di vegetazione.

ARIKOK NATIONAL PARK

Passeggiata di 6/7 km con la mia host, che mi ha obbligato ad andarci dopo le 16, per sudare meno

Ecco il link

NATURAL BRIDGE

Lo si raggiunge tramite un breve tratto di sterrato. L’ambientazione naturale è scenica, e ci sono delle belle vedute. Peccato che proprio sotto l’arco di roccia, per via delle correnti, ristagni parecchia spazzatura.

BUSHIRIBANA RUINS

Si tratta delle rovine di una ex miniera d’oro, adesso abbandonata. Posizionata circa 3 km a nord rispetto al Natural Bridge

SAN NICOLAS

Paesino a sud dove sarete obbligati a transitare per raggiungere Baby Beach. Vale la pena fare due passi fra le stradine, per ammirare i murales

ALTO VISTA CHAPEL

Piccola chiesetta così insignificante che non ho neppure scattato fotografie

CALIFORNIA LIGHTHOUSE

Situato all’estremità nord dell’isola. Bellissimo panorama

ARASHI DUNES

Percorrendo in discesa la strada del California Lighthouse, è possibile parcheggiare la macchina ove il buon senso consenta, e raggiungere il mare attraverso le dune. E’ una bella passeggiata, il vento sferzante

ARASHI BEACH

E’ la spiaggia più a nord dell’isola, a me è piaciuta molto perchè ci sono ombrelli di frasche gratuiti,  e non c’è mai troppa gente. Mi sono tanto divertita ad osservare i pellicani pescare

PALM BEACH + EAGLE BEACH

Sono le spiagge su cui affacciano i grandi alberghi. Nella zona di quelli “High End” non è facile trovare parcheggio, io mi sono infilata in una stradina a fianco del Marriott, e sono riuscita a trovare un buchino dove lasciare la Picanto. L’arenile è completamente invaso da sdraio ed ombrelloni, ad uso degli ospiti degli hotels, tartassati da musica ad alto volume. Ci ho fatto soltanto un paio di toccate e fuga, giusto il tempo di qualche fotografia.

A Eagle Beach, invece, nella zona dei “Low End” hotel la situazione diventa molto più tranquilla. Ho parcheggiato di fronte ad un complesso denominato “Oceania Residence”. Qui ci sono, come ad Arashi Beach, degli ombrelloni di frasche a disposizione, tutto funziona col principio del “first come-first served”. I ripari non sono tantissimi, per cui il lido è piacevolmente deserto, ed è bellissimo passeggiare sulla battigia, arrivando più a sud.

MANGEL HALTO BEACH

Si trova a Pos Chiquito. E’ frequentata principalmente da gente del posto. Si accede al mare da una spiaggia non troppo grande, attraverso un tunnel di mangrovie. Oppure, direttamente dalla strada, tramite una scala. Vi sono alcuni ombrelloni e tavolini sul bordo. L’ho trovata molto particolare, nel senso positivo del termine, ovviamente 🙂

BABY BEACH

All’estremo sud dell’isola, è forse la spiaggia più bella, perchè, colori splendidi a parte, non ci sono hotel. Può essere però molto affollata, soprattutto nei week ends. Nelle mattinate feriali, tuttavia, è un incanto. Anche qui ci sono ombrelloni di paglia, ma è possibile ripararsi dal sole feroce anche sotto ad alcuni alberi

 

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