Dambulla

Kandy —-> Dambulla – 5 agosto

Pioviggina finemente quando un tuk tuk alle ore 8 mi scodella alla stazione dei bus di Kandy, ne acchiappo uno di corsa con destinazione Dambulla (101 LKR)

Il clima a destinazione è decisamente diverso, cielo blu e sole a picco. So che il grosso delle pensioni si concentra nella zona delle grotte rupestri, ad un paio di km dal centro, in città non ho idea di dove girarmi, per cui mi lascio avvicinare dai tuk tuk, ne scelgo uno poco aggressivo, e gli spiego la mia situazione: guesthouse che sia in centro, ma in posizione silenziosa, budget basso. Per 50 LKR mi porta al Gamadegara Resort, una specie di pensione famigliare, poco distante dalla rotonda della clock tower, in una strada tutta infiorata ed alberata, che risuona di canti di uccelli. La camera costa 2000 LKR e son sicura che, se fossi arrivata per conto mio, il prezzo sarebbe stato molto più basso. Tuttavia riconosco che non sarei mai stata in grado di scovare da sola, a piedi, con tutto il bagaglio, un posto così. I gestori sono dolcissimi e gentilissimi, veramente carini.

Scopro per caso un ottimo ristorante, nei pressi della rotonda della clock tower. Non compare da nessuna parte su internet. Dovrebbe chiamarsi Kirula, ha una grossa insegna “Juice Bar”, è aperto sul marciapiedi senza muri o vetri, e le pareti interne sono dipinte di verde pisello. E’ molto pulito, economico, si mangia bene, e preparano anche un sacco di frullati. 100 LKR un frappè al mango, preparato col latte, e poi uno squisito rice curry. Mi incammino con calma verso i templi nella roccia, sulla strada principale, fermandomi in posta a comprar francobolli.

L’ingresso costa 1500 LKR. Nel piazzale hanno costruito uno stupa dorato, ed un tempio pacchiano.

Una scalinata popolata di scimmie, gatti, cani, tutti assetati, conduce ai templi. Carini. Seguendo le indicazioni della Rough Guide, faccio la visita a rovescio.

Al rientro prendo un bus (10 LKR). Faccio spese da Cargill, 330 LKR, e poi ottima cena al Kirula, (300 LKR compresa l’acqua) per verdure bollite ma saporite, con pepe, riso e curry. Passo la serata seduta in veranda su una sedia in plastica, qualche insetto, non so come, riesce ad attraversare la barriera di cotone dei pantaloni e mi punge le chiappe, procurandomi un prurito insopportabile. Guardandomi allo specchio, sembra che mi sia seduta su un grosso fornelletto elettrico, di quelli con le resistenze a spirale, in quanto i ponfi si susseguono in una serie di cerchi concentrici perfetti.

 

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