Guatemala

Un paese che desideravo visitare da molto tempo, un viaggio troppo a lungo rimandato, un po’ per via delle preoccupanti notizie sulla sicurezza che si leggevano in giro sino a qualche anno fa, un po’ per il costo del volo aereo, non proprio regalato, come spesso capita in Centro e Sud America.

Coloratissimo Guatemala, grande varietà di paesaggi, dagli altipiani alla foresta tropicale, animatissimi mercati,  una cultura particolare da scoprire, cristianesimo mixato con antiche credenze pagane, vulcani da scalare, placidi laghi ove rilassarsi, rovine Maya imponenti, villaggi dove la vita sembra ferma ad un secolo fa, ed una splendida ex capitale, Antigua, adorna di magnifici edifici, alcuni splendidamente restaurati, altri invece in rovina, e rimasti esattamente com’erano al tempo del terremoto.

Vale la pena andarci? Assolutamente!! Alcuni dei luoghi che mi han rubato il cuore sono poco visitati. Un ventilato e soleggiato altipiano prima della lunga discesa che conduce a Todos Santos Cuchumatan, disseminato di conifere, cactus, fiori colorati e poche abitazioni, “La Ventosa”.  Chajul, un piccolo villaggio vicino a Nebaj, incastonato fra verdi montagne, io unica straniera in mezzo ad un mare di huipiles rossi e teste acconciate con trecce, nastri e i tipici pon pons. Santa Cruz, un gruppuscolo di casette arroccate sulle sponde meno frequentate del Lago Atitlan. Altri che ho amato sono invece più o molto conosciuti dagli stranieri, la piazza di Nebaj, la facciata bianca della cattedrale ed i vivaci colori dei murales riflessi nella fontana, il superlativamente splendido convento di Santo Domingo di Antigua con la sua atmosfera silenziosa e rilassante che invita al raccoglimento, tutto il centro storico di Antigua. La navigazione da Livingston all’imbocco del lago Izabal, fra acque calme e vegetazione rigogliosa. Le rovine imponenti di Tikal, i sentieri meno frequentati verso i templi minori, i fragorosi ed inquietanti strilli delle scimmie, e la paura di perdermi

Ho trascorso 21 giorni in Guatemala, e neppure per un secondo ho pensato di sottrarne alcuni da dedicare ai Cayos del Belize. Sono state 3 settimane piene ed intense, ricche di attività e spunti interessanti. Sicuramente un paese che, pur piccolo, è molto vario e molto ha da offrire. Dovendo poi rientrare via terra in Messico, il mio volo di ritorno partiva da Cancun, mi sono tenuta qualche giorno come “cuscinetto” in caso di imprevisti, che poi non si sono verificati, per cui mi sono ritrovata sulle spiagge di Tulum rimpiangendo di non aver trascorso un giorno in più ad Antigua, a Todos Santos Cuchumatan, a Quetzaltenango….

CAMBIO (aggiornato a luglio 2017)

La valuta del Guatemala è il Quetzal (GTQ)

1 GTQ =  0.11687 Euro | 1 Euro = 8.15580 GTQ

Preferire sempre le banche. Ottimo tasso al Banrural. Assolutamente NON CAMBIARE da Global Exchange in aeroporto, è lo sportello che attira gli sguardi con cartelli e mirabolanti promesse di sconti, ed io come una polla mi sono fatta infinocchiare.

SPESE

Paese abbastanza economico, non proprio a livelli del sud est asiatico, ma si riesce comunque a sopravvivere abbastanza con poco. Infatti, varcata la frontiera ed approdata a Tulum sono rimasta sconvolta dai prezzi e la prima sera, completamente impreparata, non trovando hotel economici come in Guatemala sono stata costretta a riparare nel dormitorio di un ostello.

In 21 giorni netti trascorsi in Guatemala (dettagli per Honduras e Messico sono a parte) ho speso, in tutto, 6760 GTQ. Sarebbero 790 Eu, in ogni caso ho sempre e solo pagato in valuta locale. E’ una media di 37.6 Eu al giornoPer dare una idea, quella della Birmania era stata 20 Eu al giorno…

Ecco i dettagli, caso mai interessassero a qualcuno.

1536.6 GTQ per cibo ed acqua. Fa una media di 8.55 Eu al giorno, con la precisazione che sono un tipo frugale, che si accontenta di poco, e soprattutto astemio..

L’acqua l’ho pagata da un minimo di 3 GTQ nei supermercati ad un max di 8 GTQ nei negozi o nei ristoranti.

Alberghi, spesa 2375 GTQ (277.5 Eu, con media di 13.2 Eu al giorno). Minimo 80 GTQ all’Hospedaje San Jeronimo di Chichicastenango, max 200 GTQ Hotel Green World a Flores

Trasporti, spesa 1424 GTQ (166.42 Eu, con media di 7.9 Eu al giorno). La spesa si riferisce a mezzi pubblici

Escursioni, spesa 1424 GTQ (166.42 Eu, con media di 7.9 Eu al giorno). E’ proprio la stessa cifra, non un refuso. Sono inclusi anche i trasferimenti in lancia sul lato Atitlan, e gli ingressi alle varie attrazioni.

VOLI

Iberia – 564 Euro, partenza 17/7, rientro 14/8, da Torino su Cancun, comprato con molto anticipo, scalo a Città del Messico così ho evitato gli Stati Uniti.

Volaris 149 USD da Cancun a Città del Guatemala, inizialmente volevo scendere via terra, all’ultimo ho cambiato idea

SPOSTAMENTI INTERNI

BUS

I bus normali servono solo alcune tratte, tutto il resto del territorio è servito dalle cosiddette “camionetas”, ossia i chicken bus, o i microbus, minivan collettivi piuttosto scomodi, tipo matatu africano. I chicken bus secondo me non sono male, basta avere l’accortezza di sedersi in fondo. L’assembramento frenetico coinvolge infatti soltanto le prime file, la popolazione locale percorre brevi tratti solitamente, inutile andare ad infrattarsi davanti se si passa da terminal a terminal. Uno zaino anche da 60 lt è adatto ad essere ospitato nelle bagagliere interne. I bigliettai sono onesti, e nessuno ha mai cercato di farmi pagare di più del dovuto, dandomi sempre tutto il resto anche nei rari casi in cui ho pagato con banconote da 50 o da 100 GTQ. Insomma, a me i chicken bus sono piaciuti, li ho trovati comodi, almeno c’è spazio per respirare!! E non devi tenerti sui denti il bagaglio a mano…

Nei microbus al contrario lo spazio vitale è un po’ sacrificato. Il bagaglio grande viene caricato sul tetto, e protetto dalla pioggia da teloni, tuttavia dentro in certi casi si sta così pigiati che anche il bagaglio a mano è d’impiccio. E’ possibile che, senza motivi plausibili, si venga trasbordati da un van all’altro. L’operazione assume sembianze da attacco a Fort Apache, tutti che si fiondano come schegge impazzite da un veicolo all’altro per accaparrarsi i posti. Al fondo della catena veicolare troviamo infine i pick up collettivi, i passeggeri vengono accomodati nel cassone, dove in certi casi sono sistemate panche di legno, in altri si sta seduti sul fondo.

L’offerta di trasporto pubblico è più abbondante nelle prime ore del mattino. Sarebbe meglio cercare di partire sempre entro le 7.00, soprattutto se è necessario cambiare mezzo.

SHUTTLES

Sulle tratte più turistiche (Lago Atitlan/Antigua/Flores) minivan privati integrano o costituiscono alternativa al trasporto pubblico. Assomigliano ai microbus pubblici, sono solo meno affollati, ed ogni persona occupa un sedile. In alcuni casi, fanno dei giri assurdi per recuperare tutti i titolari di biglietto. Non sempre ti portano da hotel a hotel, gli autisti fermano un po’ dove ca@@o gli pare.

Il mio consiglio? A parità di coincidenze preferire il chicken bus. Optare per lo shuttle da turista solo nel caso col trasporto pubblico si preveda una snervante successione di cambi (ad esempio da Antigua a Copan, Honduras)

TAXI

Tendo ad evitarli come la peste, indi ne ho preso solo per lo stretto indispensabile, vale a dire dall’aeroporto al terminal dei bus a Città del Guatemala (condiviso con altro straniero), e poi da e per la stazione dei chicken bus a Quetzaltenango nel momento in cui dovevo spostarmi con tutti i bagagli (impensabile infatti salire su un microbus cittadino con qualcosa di più grosso di uno zainetto da 20 lt). Sempre a Quetzaltenango, mi sono servita di taxisti per colmare le lacune delle agenzie di viaggio locali che non avevano gruppi in partenza per alcune escursioni di mio interesse non posticipabili. Diversamente da alcuni paesi asiatici, il prezzo pattuito non è stato mai rimesso in discussione

BARCHE

Un servizio di lance pubbliche collega tutti i villaggi affacciati sul Lago Atitlan. Costi abbordabili, come da fotografia che allego.

CLIMA / ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO

A luglio/agosto si passa dal caldo/umidissimo di Flores e Livingston al fresco degli altopiani. Io ho sempre indossato pantaloni lunghi, ne avevo un paio di cotone più pesante con le tasche, sufficienti a ripararmi di sera in altura, e di leggerissimi in lino per le pianure (proteggevano dalle zanzare). Mi sono portata un orsetto ed una giacca a vento leggera, e li ho usati. Poca pioggia in tutta la zona montuosa, qualcosa in più ad Antigua e sul lago Atitlan, ma nulla di disturbante. Copiosi rovesci tropicali in pianura, connessi a prolungati ammanchi di erogazione di corrente elettrica ed acqua.

PER I SINGLES CHE VOGLIONO RISPARMIARE

Nulla di straordinario da segnalare, risparmiare è possibile, basta adattarsi un po’ e non sono necessari accorgimenti particolari. Una cosa carina che ho notato è che in molte stanze d’albergo il costo delle singole è esattamente la metà delle doppie. Mi è addirittura capitato di occupare da sola delle triple, pagando il prezzo della singola (a Nebaj e San Pedro)

ALBERGHI

Nei posti più turistici ci sono sistemazioni per tutte le tasche, da splendide dimore tipo Il Palacio Chico e il Convento di Santo Domingo a Antigua sino alle bettole tipo Hotel Cristal, sempre ad Antigua, dove ero io. In altri invece chi non è troppo di bocca buona deve un po’ accontentarsi. In alcuni casi ho trovato sul posto, in altri ho prenotato via email qualche giorno prima. Ne parlerò più nel dettaglio nelle sezioni dedicate alle varie località. Diciamo che l’hotel più “brutto” è forse quello di Antigua, che è comunque la città più cara. La stanza era veramente modesta, ed il bagno in comune inguardabile. I lati positivi erano il silenzio della mia camera, che non affacciava sulla via principale, e la gentilezza dei proprietari. Io poi non sono un tipo che fa tante storie e quindi mi sono adattata bene. La palma del migliore va credo al Santa Maria di Nebaj, che era comunque uno dei più cari. Anche qui, proprietaria di una gentilezza squisita. Mi preme però mettere una buona parola per l’Hospedaje San Jeronimo di Chichicastenango. E non solo perché è stato il più economico della vacanza. Non posso dire che non sia modesto, tuttavia hanno fatto di tutto per renderlo gradevole nelle parti comuni disponendo pezzi di artigianato, piastrelle e stoffe decorative qua e là. La mia camera, affacciata sulla strada, era sicuramente semplice e spartana, e forse con un po’ di polvere, ma aveva un bagno che, per quanto vecchiotto, era pulitissimo, e generoso di acqua calda. Che si vuole di più, per 80 GTQ? Altra perla, l’hotel Alida di Livingston, l’unico economico veramente fronte mare, con le lunghe balconate in legno, e le amache appese. A room with a view per 150 GTQ

Consiglio utile, che mi è stato spiegato nel primo hostal ma si è rivelato valido ovunque: per avere l’acqua calda nella doccia non bisogna aprire a palla il rubinetto, ma ruotare lentamente la manopola e fermarsi poco prima che il getto diventi scrosciante.

COMUNICAZIONI

Mi sono arrangiata chiamando o videochiamando con Messenger usando il wifi degli alberghi. Il wifi è presente anche nel posto più economico. Volevo comprare una sim da usare solo come fonia, ma i gestori, tipo Claro, avevano soltanto piani tariffari che ho trovato troppo limitanti per le mie esigenze, la tendenza è quella di offrire un tot di Giga per un tot di GTQ ogni tot giorni (1-3-7), a fondo perduto.

CIBO

I ristoranti economici, che ho frequentato per la maggior parte delle occasioni, propongono un menù del giorno per il pranzo, e per la sera gli stessi piatti della colazione (uova, riso, formaggio, fagioli, banane fritte). A colazione mi compravo delle paste in panetteria e poi mi prendevo un thè da qualche parte. Mi sono portata delle bustine da casa per prepararmi il mio thè ovunque abbia trovato dei bollitori. Ad Antigua le dimore storiche restaurate ospitano catene tipo Taco Bell o ristoranti di classe, alcuni dei quali molto meno cari di quanto pensassi (non ci ho mangiato ma ho guardato i menù esposti alla porta). Svariate volte ho comprato tortillas in strada (4 per 1 GTQ) e poi formaggio o salumi nei supermercati. Altre, pane o simili nelle panetterie. In alcune occasioni ho mangiato cibo di strada. In alcune zone di Flores e Antigua verso sera arrivavano signore con pignatte, termos, pentoloni e mettevano su bancarelle che attiravano frotte di turisti locali e forestieri. 2 tamales vegetariani 5 GTQ, tostadas con condimenti vari, pomodori, pollo tritato, un sacco di torte fatte in casa, riso con latte e cannella, vari tipi di altre bibite che però non ho assaggiato perché bevo solo acqua. Le condizioni igieniche mi sono sembrate buone, infatti niente squaraus la notte successiva

SHOPPING

C’è un mondo, un po’ le stesse cose del Messico. Molti articoli, anche se seriali, sono comunque prodotti in luogo, e non in Cina. Io mi sono ridotta a comprare tutto a Flores, ultima tappa del viaggio, perché volevo stare leggera. Un sacco di roba si trova a Chichicastenango, oppure a Santiago sul Lago Atitlan. Per quanto riguarda gli huipiles, gli stessi modelli che altrove ho visto a 650 e anche più GTQ a Nebaj costavano solo 450. Pure ad Antigua, al mercato dei souvenirs vicino alla stazione dei bus, o alla grande esposizione vicino all’Arco di Santa Catalina si può trovare tantissime cose carine.

SICUREZZA

Il Guatemala non ha fama di essere un paese proprio tranquillo. Una sera che avevo la tv in camera, al tg nazionale hanno parlato di un assalto ad un bus. Penso di essere stata fortunata, non so, a me nulla di grave è successo. Dico così perché comunque al mercato di San Francisco El Alto mi hanno rubato il portafoglio. Non me ne sono accorta, a dire il vero. Ci sono stati dei momenti in cui c’è stata un po’ di calca dove le viuzze si restringevano e deve essere successo in uno di questi frangenti. Vero è che non ho visto altri stranieri oltre a me, e quindi probabilmente davo molto nell’occhio. Seguendo le indicazioni che avevo letto in vari forum, mi ero portata dietro pochissimi soldi, e li avevo posizionati in tasche diverse della mia tracollina (che senza mai subire assalti prima di ora mi aveva accompagnato negli ultimi 10 anni). Mi hanno rubato solo il portafoglio più grande, un modello tipico femminile, gli altri a forma di bustina piccola non li hanno notati, e sono stata in grado di tornare a casa in autobus senza supplicare gli autisti di portarmi gratis. Poteva succedere ovunque, anche qui in Italia. Ci sono rimasta male, a caldo, anzi, direi che più di tutto mi sono sentita una cogliona e ricordo che da quel momento e per tutto il resto del giorno guardavo in cagnesco chiunque mi si avvicinasse, poi ho iniziato a pensare che non potevo rovinare le mie relazioni con gli autoctoni per un singolo episodio di un singolo individuo, e piano piano la negatività è sparita e mi sono rilassata. Con un occhio un po’ più attento nel resto dei giorni. L’episodio occorso non influenza assolutamente il giudizio molto positivo della vacanza. L’unico consiglio che mi sento di dare è di stare accorti.

Altro capitolo relativo alla sicurezza è la viabilità. Dopo un abbondante acquazzone è normale che detriti rocciosi franino bloccando le strade. Bisogna quindi attendere che arrivino i mezzi preposti allo sgombro. I microbus tendono a saltare le file, i chicken bus rimangono impastoiati. Inoltre, non sono infrequenti gli incidenti stradali, ne rimangono coinvolti soprattutto i camion. Pure in questo caso, ore di attesa prima che arrivi la polizia, l’ambulanza, il sacerdote. La ripresa della circolazione è sempre molto lenta, bisogna quindi tenerne conto, e non contare su rapide connessioni.

Alcuni paesi, ad esempio San Pedro e Chichicastenango, sono invasi da branchi di cani di strada, che non mi sono parsi particolarmente pericolosi. Più o meno ovunque ho visto randagi, ma qui mi sono sembrati più numerosi. A me i cani piacciono e non ho paura, lo segnalo comunque

SALUTE

Stranamente, e lo dico perché mi sono beccata squaraus anche in Nuova Zelanda, in Guatemala ho goduto di ottima salute. Passata indenne dalla fase degli altipiani, temevo per il caldo/umido delle pianure, ma anche lì non è successo nulla, e dire che fra succhi di frutta comprati in giro e macedonie dai venditori sui bus non mi sono certo risparmiata

 

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