Kakku

KAKKU – TAXI CONDIVISO

Il costo del taxi è 60000 MMK, ma fortunatamente riesco a coinvolgere con il mio entusiasmo altri 3 ragazzi vietnamiti ospiti della mia pensione. L’autista è il marito di una delle donne che lavora al prospiciente ristorante Red Star. Persona tranquilla, premurosa, affidabile. Non solo ci conduce dove inizialmente stabilito, ma ci suggerisce ulteriori soste in siti meritevoli lungo la strada, ci aspetta senza metterci premura, ci fa assaggiare cibo locale da lui acquistato alle bancarelle, funge da traduttore, per cui molto volentieri gli lasciamo una discreta mancia e lo ricontattiamo per altre escursioni. La prima sosta è dedicata all’osservazione e conseguente reportage fotografico di alcuni contadini intenti alla cura del riso, appena fuori Nyaungshwe

La prima sosta, non prevista, è Nar Baung. Scorgiamo dal finestrino un mercato rurale, un grande campo dove ruminano bovini, e gruppi di persone li osservano e valutano. L’autista gentilmente ferma e ci accompagna. Accanto allo spiazzo erboso, in un’area dedicata, curiosiamo in quello che credo sia il mercato più genuino e tradizionale visto.

Molti dei clienti sono appartenenti alle minoranze etniche, le cosiddette hill tribes, riconoscibili dagli asciugamani annodati in testa a guisa di turbante.

Non ci sono souvenirs. E’ chiaro che si tratta di una specie di fiera, un’occasione di festa e di ritrovo per gli abitanti, perché è stato organizzato un torneo di chinlon, il gioco tipico che consiste nel passarsi una palla di rattan.

Il sito religioso di Kakku, spettacolare, è composto da circa 2500 pagode, piccole e snelle, l’altezza media è solo 3/4 metri, dagli stucchi finemente decorati come merletti. Silenzio quasi assoluto attorno, rotto soltanto dal tintinnare dei campanellini sulle sommità delle guglie, e dal cinguettio degli uccelli. Pochissimi visitatori.

Particolare pratico, l’ingresso al sito costa 3000 MMK. Alcuni affermano che sia obbligatorio pagare una guida Pah-o per la visita. In effetti ho visto una coppia di francesi che erano accompagnati da una ragazza appartenente a questa etnia, ma noi siamo entrati da soli e nessuno ci ha detto niente.

Anche oggi il tempo non aiuta, nuvoloso prima, piovoso dopo. E’ stato comunque bellissimo. Abbiamo pranzato nel ristorante che è situato di fronte al sito (2500 MMK), credo si chiami Hlaing Konn Restaurant.

Nel piazzale antistante all’ingresso al sito, un piccolo mercato ad uso turistico.

Nel pomeriggio, rientrando, visitiamo alcune località minori, degne comunque di nota, suggeriteci dal nostro driver. Tang Caves e relativa Pagoda, la Hamsi Mahamuni Pagoda, la Sulamuni Pagoda a Taungyy. Non c’è nessuno, ed è bellissimo esplorare da soli.

L’ultima sosta è al Shwe Yuan Pi Monastery, molto amato dai fotografi, e che si trova alla periferia di Nyaungshwe. Sopraggiungiamo proprio durante la preghiera dei novizi. E’ possibile assistere.

 

 

 

 

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