Kanazawa

KANAZAWA

Volo Naha (Okinawa) su Komatsu con Japan Airlines, 107 Eu. Una volta atterrati, un bus navetta, non prenotabile in anticipo, attende i passeggeri per portarli a Komatsu città oppure Kanazawa (1300 yen).

DORMIRE

Guesthouse Stella, stanza singola con bagno condiviso. Posizionata nel quartiere di Higashichaya, ossia quello delle case da thè, a poca distanza dal Castello e dai giardini, e praticamente a due isolati dalla piazzetta centrale, da cui si diparte il fotografatissimo vicolo dove si trova la casa della Geisha Shima, ingresso 500 yen (non è possibile fotografare). Per arrivarci dalla stazione bisogna prendere il bus arancione della linea circolare destra, 210 yen.

CHE COSA VEDERE

CASTELLO E GIARDINI KENROKU-EN

Un tempo dimora della famiglia Maeda, che governò per oltre 280 anni, il castello di Kanazawa è parte essenziale della storia della città. Molte parti di esso, inclusa la torre originale, furono distrutte in due grandi incendi nel corso della sua lunga storia e ricostruite. Due dei suoi elementi più antichi sono la Porta Ishikawa-mon, ricostruita nel 1788, e il Sanjikken Nagaya, ricostruito nel 1858. Durante il periodo della famiglia Maeda, il castello di Kanazawa era circondato da fossati e fungeva da forte. Le bellissime tegole bianche che abbelliscono il tetto sono di piombo stagionato e le pareti di malta bianca con tegole piatte attaccate ad essa. I muri in pietra furono costruiti in periodi separati, con i più antichi risalenti a più di 400 anni fa. Per un certo periodo fu utilizzato come base per l’esercito giapponese e poi come campus per l’Università di Kanazawa prima di essere designato sito storico nazionale nel 2008. Nel 1634 il terzo signore della famiglia Maeda iniziò la costruzione del giardino. Nonostante sia stato distrutto alla fine del periodo feudale, il giardino è stato ricostruito nel 2015.

Considerato uno dei tre giardini più belli del Giappone, il Kenroku-en è un luogo imperdibile a Kanazawa. Ingresso 320 yen.

Il nome Kenrokuen significa “avere sei fattori”, che rappresentano gli attributi che mettono in risalto la straordinaria bellezza del giardino: spaziosità, tranquillità, artificio, antichità, fonti d’acqua e magnifiche viste.

Il giardino ha una superficie di 11,4 ettari e si trova sulle alture della parte centrale di Kanazawa vicino al castello. La famiglia Maeda, che governava il dominio di Kaga (le attuali aree di Ishikawa e Toyama) in epoca feudale, mantenne il giardino di generazione in generazione. Una delle attrazioni più straordinarie del Giardino Kenrokuen è il suo grande laghetto artificiale chiamato Kasumigaike. Situata vicino al centro dello stagno si trova l’isola di Horai. Lo stagno è spesso visto come il simbolo del mare e dell’isola di Horai, un’isola sacra in mare aperto, sulla quale si credeva vivesse un eremita senza età con poteri miracolosi. Di conseguenza, lo stagno e l’isola furono costruiti per simboleggiare la lunga vita e la prosperità eterna per il signore.

Dopo quelli di Shinjuku, direi che questi di Kanazawa sono stati i miei giardini preferiti.

OMICHO MARKET

Fondato durante il periodo Edo, il mercato Omicho costituisce una parte essenziale della cultura alimentare di Kanazawa da oltre 300 anni. Comprende più di 170 negozi, molti di essi vendono pesce fresco. I turisti in genere comprano al banco i tipi di pesce che si possono consumare crudi, tipo i ricci, e li mangiano sul posto. Ci sono inoltre negozi di frutta e verdura, abbigliamento, alimentari e ristoranti. Particolarmente apprezzati sono il granchio, la ricciola e i gamberetti del Mar del Giappone, venduti intorno a novembre.

Un’altra attrazione chiave del mercato è Omicho Ichibakan. L’edificio ristrutturato ospita numerosi ristoranti e negozi famosi in cui vale la pena fermarsi durante la visita al mercato.

NAGAMACHI, IL QUARTIERE DEI SAMURAI

Kanazawa era un tempo il centro economico e amministrativo del dominio di Kaga (prefettura di Ishikawa di epoca feudale).

Nel corso del periodo Edo crebbe rapidamente – la sua popolazione arrivò a superare i 100.000 abitanti – trasformandola in una delle più grandi città del Giappone feudale. La sua popolazione rivaleggiava con quella di Roma e Madrid dell’epoca. Con il castello al centro, fu progettata pensando sia al suo aspetto difensivo che a quello economico. Ai membri delle classi superiori venivano spesso assegnati appezzamenti di terreno per le loro residenze vicino a quello del signore feudale (daimyo) nel castello, mentre la gente comune viveva vicino ai confini della città. Il distretto di Nagamachi, situato vicino al centro della città, era il luogo in cui vivevano i samurai di rango medio-alto, motivo per cui a volte viene descritto come il quartiere dei samurai della città. Nagamachi significa letteralmente “Città Lunga”, anche se è più probabile che in realtà prenda il nome dal cognome di una famiglia locale, i Cho, che significa “lungo” e può anche essere pronunciato “naga”. Il valore storico del distretto di Nagamachi risiede nel suo stato di conservazione. È sfuggita a incendi su larga scala, compresi i bombardamenti che danneggiarono altre grandi città come Tokyo e Osaka durante la seconda guerra mondiale. Di conseguenza, conserva molte caratteristiche del periodo Edo: strade strette, un sistema di drenaggio e approvvigionamento idrico ancora in uso e case dei samurai restaurate.

Molte di queste residenze mantengono i muri di terra originali (tsuchi-kabe), che in inverno vengono ancora ricoperti con stuoie di paglia per proteggerli dal gelo e dalle successive crepe. Una passeggiata attraverso Nagamachi, dove aleggia ancora l’atmosfera del periodo Edo, offre uno sguardo al patrimonio di Kanazawa e del Giappone.

Casa della famiglia Nomura

Ingresso 550 yen

La casa ha un soffitto a cassettoni interamente realizzato in cipresso giapponese e fusuma-e (dipinti su pannelli di porte scorrevoli) realizzati dal pittore personale della famiglia Maeda. Il giardino all’interno della residenza ospita un alloro giapponese di oltre 400 anni e un ruscello circondato da rocce, lanterne, ed un ponte in granito di ciliegio.

L’antica tenuta di famiglia era stata conservata per la dodicesima generazione al momento della restaurazione dei Meji. A causa della disgregazione del sistema feudale, le case dei samurai sono state distrutte, alcune sono state trasformate in orti, altre vendute, ecc. sono rimaste così come erano solo parti dell’antica porta e del muro di cinta. Anche i Nomura dovettero subire la stessa sorte. L’ultimo immobile fu acquistato all’inizio del periodo Showa da un industriale locale

HIGASHI CHAYA

La parte centrale di Kanazawa un tempo ospitava numerose case di geishe, ma nel 1820 queste furono spostate in tre quartieri specifici lontano dal centro della città. Il più grande di questi – e probabilmente il più famoso – è il distretto di Higashi Chaya.

Le case delle geishe a Higashi Chaya hanno uno straordinario aspetto tradizionale. Una casa delle geishe è caratterizzata dal bellissimo reticolo sul lato esterno del primo piano, chiamato “kimusuko”, e dalle camere in stile giapponese situate al secondo piano. Durante il periodo Edo, era vietata la costruzione di edifici a due piani, ad eccezione delle case delle geishe.

Alcune di esse sono visitabili, come già dicevo all’inizio dell’articolo io ho visto quella della geisha Shima. Altre sono state trasformate in ristoranti, caffè e negozi di souvenir.

L’Associazione turistica della città di Kanazawa organizza spettacoli di geishe.

La via che si diparte dalla piazzetta con il salice verso la collina è strapiena di gente nelle ore centrali della giornata. Dopo il tramonto, prima che faccia buio, invece, è possibile passeggiare quasi da soli.

KAZUE MACHI CHAYA

Kazue-machi è un antico quartiere delle geishe situato lungo il fiume tra il ponte Asanogawa Ohashi e il ponte Naka-no Hashi. Ancora oggi, in questo quartiere si trovano molte case e ristoranti chaya e la gente può sentire il suono dello shamisen al crepuscolo. Le file storiche di questa città di case da tè sono state designate come beni culturali del Giappone dal 2008.

 

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