Kauai

KAUAI (dal 3 al 10 agosto 2018)

Autonoleggio

436.36 Eu spese per 8 giorni (ritirando in mattinata il 3/8 e restituendo la sera del 10 ho per poche ore superato la soglia dei 7 giorni) per una Nissan Versa a 3 volumi dal bagagliaio capiente, presso Budget, i cui uffici all’aeroporto di Lihue sono raggiungibile tramite navetta. Nessun problema da segnalare

Dormire

Spesa 494.07 Eu per una settimana, stanza privata con bagno tutto per me a Kapaa a casa di Jen, trasferitasi dallo Utah alle Hawai’i per la pensione. Una abitazione in legno, silenziosissima, niente concerti di galli (onnipresenti a Kauai) alle 3 di mattina, e immacolata. Situata in un tranquillo quartiere residenziale vicino all’ospedale e alle scuole di Kapaa, a 5 minuti d’auto dalla spiaggia. Il bagno è fornitissimo di qualsiasi prodotto si possa desiderare, comprese lozioni solari e antiscottature. Sul mio comodino, una discreta quantità di guide di viaggio, fra cui le completa blue guide “Kauai unrevealed” e molte altre riportanti tutti i trekking possibili ed immaginabili. Jen poi è sempre stata carinissima, e lasciava a disposizione anche per me dei buonissimi cookies appena sfornati. Scelta perché era la meno costosa di tutte sul sito di Air bnb 52Eu, con pulizia e servizio i costi lievitano un pochino. Il servizio fornito è da 5 stelle, ma senza l’atmosfera impersonale dei 5 stelle 🙂

Mangiare

Ci sono farmers’ market nelle varie località dell’isola, a giorni prestabiliti. La mia host in stanza mi aveva lasciato un foglietto con il calendario completo. Combinazione, ogni volta che ne incrociavo uno per una ragione o per l’altra non potevo fermarmici, per cui mi sono ridotta, come quasi sempre, ad acquistare frutta e verdura al Safeway. In città, tuttavia, i ristoranti non mancano, e, a detta di Jen l’Olympic Café offre porzioni abbondanti a prezzi abbordabili, ma si tratta comunque di cibo americano tipo sandwich e hamburger, per cui ho sempre preferito comprarmi del pesce e poi cucinarmelo a casa

Escursioni

L’unica gita a pagamento imperdibile, a mio parere, di tutte le Hawai’i è la visita in barca alla selvaggia Na Pali Coast

sino alla splendida Kalalau Beach, altrimenti irraggiungibile, visto che, al momento della mia visita, il sentiero di 11 miglia che la collega al punto di partenza di Kehee Beach, Haena State Park, era chiuso a seguito della disastrosa alluvione di maggio 2018, che ne ha eroso alcuni tratti, rendendolo di fatto inagibile.

Le escursioni partono sia da Hanalei, costa nord, che da Port Allen, vicino a Waimea. Pare che, secondo la “Kauai unrevealed” da Hanalei la rotta sia molto più spettacolare, ma le condizioni del mare spesso costringono gli organizzatori a cancellare all’ultimo. A Waimea invece la costa è più riparata, riprova ne è il fatto che, al momento in cui mi sono attivata, le partenze da Hanalei erano sospese da alcuni giorni, mentre invece recandomi direttamente al molo di Port Allen ho trovato ancora alcuni posti liberi con almeno un paio di operatori per il giorno successivo. Il mare era mosso comunque, soprattutto quando si fermavano i motori, ed alcune persone sono state anche male. Viste le condizioni del mare, secondo me l’idea di includere i pasti a bordo non è il massimo, eppure non esiste nessun operatore che ti venda l’andata e ritorno e basta. C’è da dire che l’attracco alla Kalalau Beach è vietato alle barche, e questo ne ha preservato la selvaggia bellezza. Possono arrivarci solo i kayak, ma è un’impresa riservata ai soli esperti e molto allenati.

Il clima mutevole è un’altra variabile impazzita da considerare, e non è detto che, partendo col sole a Waimea, si riesca a rientrare senza incontrare acquazzoni. Noi, infatti, non siamo riusciti ad arrivare alla Kee Beach perché oltre la Kalalau le scogliere erano avvolte da fitta nebbia, e pioveva

E’ comunque un paesaggio spettacolare e primitivo, fra i più belli che abbia mai visto. Davvero emozionante, vale i soldi spesi (150 USD, cena compresa). Il pasto compreso è una specie di buffet, che non tutti, come già accennavo, sono stati in grado di portare a completa digestione, grazie al moto ondoso un po’ ballerino. Prendetemi sul serio: a nave ferma, facevo fatica a stare in piedi usando una mano per tenermi alla ringhiera del ponte, e l’altra per fotografare.

Che cosa vedere

Spiagge

Molte delle spiagge da Kapaa verso Hanalei non sono segnalate da cartelli stradali, e le piantine approssimative fornite dalle agenzia di noleggio auto non sono d’aiuto. La Kauai unrevealed guide è caduta quindi come manna dal cielo.

Sfatiamo un mito, il traffico di Kapaa riportato nei forum si riduce a qualche lungaggine nel corso principale, inframmezzato da 4 o 5 semafori, qualche altra coda la si può trovare andando da Kapaa verso Lihue aeroporto, ma per il resto ci si sposta in modo scorrevole.

Non c’è un motivo particolare per cui ho scelto di stare a Kapaa, se non quello economico: la casa di Jen infatti era la più economica, e per accaparrarmela ho prenotato con molto anticipo. Waimea e Poipu sono sicuramente più soleggiate, e più comode per raggiungere il Kokee State Park. Kapaa è però un paese vivo, con qualche albergo ma anche case dove abitano gli hawaiani, al contrario di Poipu e Princeville che sono principalmente agglomerati di condomini e case vacanza. Ci sono bar, ristoranti, un ostello, supermercati, banche, agenzie di viaggio, e soprattutto una bellissima beach walk che arriva sino a Donkey Beach passando per Kealia Beach.

Nei dintorni, ci sono escursioni straordinarie da fare, tipo lo Sleeping Giant Trail, ed alcune spiagge con vista strepitosa, tipo Anahola. Guidare al mattino presto in direzione di Hanalei e sostare al chiosco di frullati di Anahola è una gioia per gli occhi.

La Moloaa Beach è una spiaggia piuttosto carina ed ombreggiata, ma la sosta degna di nota è quella al promontorio del faro di Kilauea, che fronteggia un’isola rocciosa dove nidificano migliaia di uccelli.

Anini Beach non è niente di che. Da segnalare che nei paraggi di Larsen’s Beach Mark Zuckerberg ha acquistato 8 ettari di terreno, per cui ora è impossibile accedere a quella zona di litorale.

Alcune spiagge a sud di Kapaa non mi hanno impressionato, complice forse anche il maltempo, sto parlando di Lydgate Beach, dove però c’è uno splendido parco alberato, e un campo giochi per bambini fighissimo, una serie di passatoie in legno dove avrei voluto giocare anch’io…

Per quanto riguarda Princeville, la vista sulla costa in direzione Hanalei è splendida, ed è semplice accedervi anche per gli ospiti, l’ingresso al complesso di condomini è circondato da prati curatissimi, aiuole e fontane, tuttavia, una volta entrati, è molto difficile trovare un posto dove lasciare l’auto, e l’accesso al mare. Il parcheggio pubblico per i Queen’s Bath consiste in una ventina di lotti, forse anche meno, e ci sono lunghissime code di auto in attesa. Io ho parcheggiato a casaccio sul prato di un tizio, ed ho fatto una capatina veloce, ma non lo consiglio, perché l’area è pattugliata dalla polizia, e ho rischiato una multa. Forse non ho avuto la possibilità di apprezzare al meglio queste pozze, viste le condizioni del mare e del tempo parzialmente nuvoloso, ma devo dire che non sono rimasta a bocca aperta dallo stupore…

La baia di Hanalei, invece, è da brividi, anche se è una fatica riuscire a trovarci un po’ di sole.

Per via delle alluvioni di maggio, era impossibile proseguire oltre verso Tunnel’s Beach e Kee Beach, soltanto i residenti avevano il pass per l’accesso, presidiato da una pattuglia. Anche passeggiando lungo la battigia, oltre allo splendore lussureggiante della natura è possibile osservare i danni causati dalle inondazioni che hanno colpito principalmente Hanalei e il Kalalalu Trail

Il paesino è molto piccolo, un supermercato, alcuni negozietti in legno dipinto dai colori vivaci.

La spiaggia è molto grande, una mezzaluna di forse 1.5 chilometri, con un piccolo molo dove si dice sia possibile assistere a magnifiche albe.

Nella zona di Waimea sono passata soltanto al Mc Arthur Beach Park, uno spiaggione immenso e mare solcato da onde pericolose.

Il piccolo golfo prima dell’ingresso in città non è molto invitante, anche se l’acqua pare più accessibile. Il Salt Pond Beach Park invece permette delle camminate in un bel panorama.

Il Polihale State Park, ultimo avanposto accessibile prima della Napali Coast, dalle foto e visto personalmente dalla barca (ci passano infatti le sunset cruises dirette alla Na Pali Coast) pare essere stupendo, ma purtroppo la strada non è asfaltata e quindi è possibile arrivarci solo con un 4WD

Poipu Beach non è male, anche se è molto affollata. Pare sia prediletta dalle foche, che vanno a riposarsi per ore al sole, sorvegliate da volontari che controllano che nessuno le infastidisca.

Poco più ad ovest, seguendo una beach walk che attraversa la spiaggia di alcuni condomini, ho scorso anche parecchie tartarughe. Se a Kapaa e Hanalei piove o è nuvoloso, è molto probabile invece che a Poipu le condizioni meteo siano più clementi, riprova ne è il fatto che, nel momento di massima vicinanza dell’uragano Charlie ad Hawaii, qui tirava soltanto un vento fortissimo.

Nelle vicinanze si diparte il Maha Ulepu Trail, una beach walk che parte da Shipwreck Beach ed arriva sino alla Gillins Beach. Il punto di partenza è una spiaggia molto frequentata e ricca di ombra, delimitata da una scogliera spettacolare da cui i coraggiosi possono tuffarsi.

Il sentiero costeggia in parte un campo da golf a monte, mentre dall’altro lato si sta a bordo di scogliere a picco sul mare. I colori sono particolari, perché il terreno è costituito da argilla rossiccia, il famoso “red dirt” tipico di Kauai. Poiché Kauai è una delle più antiche isole hawaiane, l’alto contenuto di ferro dei terreni vulcanici ha avuto molto tempo per ossidarsi, specialmente con le condizioni umide dell’isola (Kauai è sede di uno dei luoghi più piovosi del pianeta).

Non solo mare

Il vero punto di forza di Kauai, come detto, è la Na Pali Coast. La si può ammirare dal mare, assaporandone la maestosità, ma è solo percorrendo i suoi sentieri, partendo dal Kokee State Park, che la si può davvero vivere e respirare. Panorami così imponenti e straordinari credo siano unici al mondo. Le escursioni del parco possono tenere impegnati i visitatori per una settimana almeno.

http://dlnr.hawaii.gov/dsp/parks/kauai/kokee-state-park/

Questo è un buon sito per avere mappe e dettagli di tutti i sentieri

Ed eccone un altro

Per quanto mi riguarda, ho fatto il Waimea Canyon Trail, il Puuhinahina Look Out Trail (interrotto quasi in fondo per via del fango) e il Kalepa Ridge Trail, ecco il sito

Il tempo durante la mia permanenza non è stato granchè, l’uragano Charlie era in arrivo e non si sapeva ancora bene quando e se avrebbe colpito l’arcipelago, ragion per cui ho deciso di fare tutto ciò cui tenevo di più il prima possibile. Il Kokee National Park si trova nella parte più arida dell’isola, ma le montagne attirano comunque nubi, mi è difficile capire se il tempo tenda ad essere migliore il mattino o il pomeriggio, mentre invece sulla costa est è matematico che è molto più probabile trovare il sereno di mattina. Anyway, nel primo giorno al Kokee il sole era splendido splendente per quasi tutto l’arco di tempo. I primi panorami mozzafiato che si godono da alcuni belvedere sono quelli sul Waimea Canyon.

Il trail poi era in condizioni ottime, e non presenta alcuna difficoltà sino alla prima cascata.

Da lì poi non ho capito bene dove e come era possibile andare avanti, la maggior parte della gente arrivata fin lì non aveva altri interessi se non tuffarsi nelle pozze d’acqua, per cui dopo essermi dissetata ed aver ammirato il paesaggio sono tornata indietro.

Il Puuhinahina Trail parte dall’omonimo look out.

Dovrebbe essere breve e facile, tuttavia era così fangoso che in certi punti si sprofondava nell’acqua sino alle caviglie (era piovuto durante la notte), per cui dopo un po’, quasi alla fine, mi sono stufata e sono tornata indietro (era già piuttosto tardi nel pomeriggio) senza vedere granchè. In effetti non è fra i trails più spettacolari.

Il Kalepa Ridge Trail invece l’ho tenuto per ultimo, benchè sia stata l’escursione del primissimo pomeriggio, perché meriterebbe un romanzo. Condensato tutto in una parola: WOW. Sottotitolo: non ho mai visto una cosa così bella in vita mia. Il Kalepa Ridge Trail è un sentiero non ufficiale, quindi non viene fatta manutenzione. E’ corto rispetto ad esempio al Awa’awapuhi Trail, non sono riuscita a capire la lunghezza esatta ma dovrebbe essere sui 3.5 km fra andata e ritorno. Sul sito “all trails” viene classificato come hard, esattamente come Awa’awapuhi, ma in realtà non mi è sembrato difficile come dicono. Di certo ci sono dei tratti con grande pendenza e terreno argilloso, quindi molto scivolosi, ed un’ultima parte, spettacolare al massimo, dove si cammina su un crinale, il sentiero è largo però almeno un mezzo metro, quindi basta solo stare attenti a non cadere e non soffrire di vertigini. Ovviamente ci va un po’ di buon senso, ed è da evitare in caso di pioggia. Il trail finisce su uno spuntone di roccia che si affaccia quasi sulla Kalalau Beach, guardare giù in basso stando in piedi fa paura quindi mi sono sdraiata a pancia a terra e ho strisciato come un verme per fare le foto.

L’accesso al Kalepa Ridge Trail non è segnalato, tuttavia sulla sinistra del Kalalau Look Out c’è una specie di piccolo cancelletto da cui si riesce a passare per scendere sul sentiero. Inoltre, dal belvedere, a parte lo splendido panorama

si noteranno sicuramente alcune persone camminare lungo un sentiero scosceso, deducendone che non possono essere partite che da lì. Molti si avventurano per i primi metri soltanto, non appena si rendono conto che le loro infradito non sono le calzature più consone ad affrontare la ripida discesa. Anche nei primi tratti, tuttavia, lo scenario mozzafiato è assicurato.

Kauai tuttavia non delude mai, ed è facile incrociare scorci pittoreschi praticamente quasi ad ogni angolo, guidando sulle strade principali, o facendo brevi deviazioni.

Segnalo quello che mi ha colpita di più. Andando da Kapaa verso Waimea, poco dopo Lihue ho seguito le indicazioni verso Hawiliwili. Mi sono ritrovata sul mare, al Kalapaki Beach Park, dove molti ragazzi facevano surf. Ho parcheggiato davanti ad uno shopping mall, ed ho fatto un giretto, dapprima verso il porto, e poi dalla parte opposta, entrando nella proprietà di alcuni alberghi di lusso. Ho poi proseguito per tornare sulla strada principale che da Lihue va verso Poipu, passando in mezzo alle campagne, verso il Menehune Fishpond Overlook. Qui, mi hanno attratto le montagne circostanti per cui, percorrendo la Kipu Road ho cercato di avvicinarmi il più possibile. Oltre un certo punto non si può proseguire, perché è proprietà privata. Il Kipu Ranch Adventure organizza vari tipi di escursioni in jeep nella foresta, ed amenità varie tipo zipline e simili. La spiaggia, Kipu Kai Beach pare sia strepitosa, ma è appunto accessibile solo ai clienti, oppure raggiungibile via kayak. Tutte le spiagge su Kauai sono pubbliche, per cui i proprietari non possono impedire ai kayak di attraccare. Bisogna poi però rimanere sulla parte sabbiosa, e non oltrepassare la linea degli alberi e dell’erba.

A Koloa, si possono vedere piantagioni di caffè, e visitare il museo cittadino che offre anche degustazioni (io non l’ho fatto)

Nei dintorni di Poipu ho fatto una rilassante passeggiata al Kukuiula Golf Club, aperto a tutti, con eccezione dei campi. Ci sono anche dei bellissimi giardini giapponesi.

Prima di arrivare ad Hanapepe, sulla Kuamualii Hwy, consiglio di sostare al look out sulla destra, è comunque indicato da cartelli, perché c’è una bellissima vista sulla valle.

La cittadina di Hanapepe è interessante, e vale la pena sostare per una mezz’oretta per dare un’occhiata agli edifici in legno dipinto, e passeggiare sino allo swinging bridge.

 

 

 

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