Lago Atitlan

San Pedro La Laguna – Lago Atitlan

Trasporti

Da Chichicastenango : shuttle turistico 60 GTQ.

Per Antigua: shuttle turistico, 70 GTQ, acquistato presso una delle agenzie più grandi sul lungolago, Maya Tzutujil. Minivan da 10 posti circa. Abbiamo perso quasi un’ora di tempo per deviare sino a San Marcos e caricare altri passeggeri. Per chi volesse usare il trasporto pubblico: i chicken bus partono da Panajachel, bisogna prendere quelli diretti a Città del Guatemala, poi cambiare a Chimaltenango

Dormire

Hotel Don Chema, 80 GTQ una singola con bagno senza colazione. Consigliatomi da francesi conosciuti a Todos Santos. Ha sicuramente dei lati positivi. Appena costruito, stanze spaziosissime, luminose e molto ben aerate, fuori dall’enclave turistica del lungo lago ed equidistante sia da esso che dal centro città, conduzione famigliare, una padrona di casa gentilissima e che ha fatto di tutto per mettermi a mio agio.

Lato negativo, l’unico: il bar situato all’ultimo piano, rumorosissimo, e frequentato da gente del posto, ubriaca già a mezzogiorno, chiassosissima all’inverosimile. Sul lungolago, nel lato più lontano dal centro, ci sono alcune opzioni che hanno più o meno lo stesso prezzo… I prezzi che indico sono quelli delle singole. Hotel Sant’Antonio 80 GTQ. Vista del Lago idem, ma 100 GTQ per le stanze fronte lago. Nella zona del molo per Santiago (che, attenzione, non serve gli altri villaggi), il Villa Del Sol varia da 40 a 60 GTQ

Mangiare

A San Pedro ho provato un ristorante nominato sulla Lonely Planet, tanto così per sport, il Shanti Shanti, attesa lunghissima, non caro, cibo niente di che. Nei comedores la sera viene riproposto lo stesso menu della colazione. Visto che io non mangio molto, è sufficiente per me la classica colazione degli autoctoni, ossia omelette, riso, fagioli, formaggio, banane fritte, 15 GTQ al Comedor Mary, con aggiunta di thè o caffè gratuito. Ottimo cibo, e non ho visto nulla di più economico, a parte forse alcuni baretti gestiti da israeliani che vendevano humus e altri antipastini mediorientali, dove non sono mai riuscita a entrare perché erano sempre pieni. Va comunque detto che pure il Comedor Mary era bazzicato da israeliani, e questo conferma la mia teoria sul fatto che fosse economico.

Durante le escursioni diurne ho avuto modo di approcciare anche l’offerta gastronomica di altri paesini del lago. A Santiago Atitlan ho mangiato bene, verdure all’aglio gustosissime (52 GTQ) al Buen Appetito, gremito di gente del posto. Sulla via turistica principale di Panajachel, sorpresa da un acquazzone mentre invano cercavo qualche comedor frequentato da guatemaltechi, mi sono rifugiata al turistico Restaurante Jebel, dove ho consumato un pollo encebollado (48 GTQ) che non era degno neppure lontanamente di allacciare le scarpe a quello del comedor di Chichicastenango, che fra parentesi costava la metà. Tornando a San Pedro: alcuni locali, più simili a baretti in verità, gestiti da italiani, offrono croissant e altre goloserie agli stessi prezzi di Piazza San Carlo a Torino. Verso il nord del lungolago, in direzione San Juan, ho scovato una panaderia un po ‘più abbordabile. Affrontando le ripide salite, in centro, nella zona del Parque Central, sono invece riuscita a trovare dolci e biscotti ai soliti prezzi “da Guatemala”.

Escursioni

Questi sono i prezzi dei collegamenti in lancia pubblica da San Pedro per le varie località sul lago.

So che vengono organizzate escursioni turistiche giornaliere che raggruppano più villaggi, ma non ho idea dei prezzi. Mi sembra comunque una spesa inutile, visto che i mezzi pubblici sono così semplici da utilizzare. Ho visto praticamente tutti i paesini. San Marcos, Santa Cruz, Jaibalito, Santiago, Panajachel, Santa Caterina e Sant’Antonio Palopò.

Impressioni

Il mio villaggio preferito è Santa Cruz, arroccato a mezza costa, vista spettacolare. Alle 10 di mattina non ho c’era ancora in giro anima viva, a parte gli abitanti. Natura rigogliosissima

A San Marcos, camminando in direzione San Pedro, sono riuscita a scovare alcuni scorci deliziosi  lungo un sentiero che costeggia un hotel. Credo di aver sconfinato anche nella proprietà dell’hotel stesso.

Vista dalla lancia tutta la sponda da San Marcos sino a scendere a Jaibalito è spettacolare.

Sulle rive sorgono alcuni hotel o case in affitto, raggiungibili credo solo tramite barca.

Santiago è il posto dove, secondo la mia modesta opinione, è più possibile assistere alle normali attività della gente del posto pur restando sul lungolago. E’ inoltre ricco di botteghe di souvenirs,

Panajachel l’ho attraversato di sfuggita solo per arrivare alla cattedrale dove c’era la fermata del pick up per Santa Caterina e San Antonio, e, Cattedrale a parte, per il resto non mi è piaciuta per niente.

Santa Caterina è stato un altro di quei villaggi dove il lungolago non era ostaggio dei turisti, molti guatemaltechi erano intenti a cazzeggiare godendosi esattamente come me la bella giornata

Per quanto riguarda San Pedro, non mi ha colpito particolarmente. L’ho eletta a base principalmente perchè offre una grande varietà di sistemazioni, ed i prezzi sono quindi competitivi. Se fosse carina o meno come città era meno essenziale, dal momento che comunque è facile andare dappertutto con le lance pubbliche.

 

 

 

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