Muscat

MUSCAT, 27 e 28 novembre

PERNOTTAMENTO

Naseem Hotel, 102 Eu una doppia vista mare per due notti, e colazione inclusa. Hotel decisamente carino, bella camera con 3 finestre, di cui due fronte mare. Muttrah è decisamente la zona della capitale dove soggiornare, l’unica un po’ carina e a misura di pedone. Non ci sono molti hotel, gli unici sono il Naseem, il Marina, distante circa 100 mt, sempre fronte mare, e poi la Fort Guesthouse che però non affaccia sulla Corniche. Il Naseem è a pochi passi dal Souq e dal mercato del pesce. Nelle foto notturne è quello colorato in bianco rosso verde.

Con una breve camminata si arriva al Forte, e proseguendo si arriva alla città vecchia, dove si trova il palazzo reale. Hotel più economici si possono trovare in grande quantità a Ruwi, che è forse a 3 o 4 km di distanza, ma non è gradevole spostarsi a piedi. Ci sono però dei bus. A Ruwi c’è un hub trasposrti cui fa capo la linea urbana nr. 4 che porta appunto a Mutrah, e sempre da Ruwi partono le linee che raggiungono altri punti della città, fra cui l’aeroporto.

Prima dell’arrivo della mia travelmate, quando ero sola, intenzionalmente ho deciso di dormire in altre zone della città, per fare un confronto.

Remas hotel, 57 Eu la singola. Il mio volo è atterrato alle 19.20, il mattino seguente dovevo ripartire sul presto, ho quindi scelto l’unico hotel abbastanza vicino all’aeroporto che avesse il pick up gratuito. Un autista mi ha quindi prelevato dal parcheggio e mi ha riportato il giorno dopo alla stazione dei taxi collettivi. Si trova su una superstrada, in zona assai poco adatta agli spostamenti a piedi. Molto ben insonorizzato. Colazione a parte, ma dal costo irrisorio. Mi hanno dato un intero appartamento. Arredamento non modernissimo, ma per il prezzo va più che bene. Alla sera mi hanno offerto uno spuntino, penso fosse un take away di un ristorante delle vicinanze, veramente buono, e che mi ha risolto il problema cena. Personale gentilissimo, mi hanno addirittura inviato poi gli Auguri di Natale. Veramente raccomandabile.

City Center Hotel, 94 Eu la singola per due notti. Rientrata dalla escursione a Wahiba Sands, non sono tornata al Remas perché non era in posizione comoda vicino a fermate delle linee di bus urbane Mwasalat. Ho quindi optato per il City Center, vicino al Carrefour (comodo quindi per il cibo), all’aeroporto e al molo di Al Mouj (avevo praticamente davanti le fermate del bus che raggiungono queste destinazioni). Anche questo con affaccio sulla tangenziale, forse non ben insonorizzato come il Remas, ma ho dormito comunque benissimo. Da notare che mi hanno rifatto la stanza e cambiato gli asciugamani.

A parte il Carrefour, che sarà a 20 metri, sempre nel raggio di pochissimo ci sono alcuni ristoranti e coffee shop. Nel Carrefour, oltre ad una grande galleria di negozi, c’è anche una food court, dove ho mangiato la seconda sera. Molte persone, e concordo con loro, hanno scritto sui vari social che è difficile vedere in giro donne omanite. Ebbene, sono tutte al Carrefour!! Luogo di incontro per famiglie, ragazze e signore. Il supermercato è enorme. Si trovano anche prodotti italiani.

MOSCHEA DEL SULTANO QABOOS

E’ stata questa la nostra priorità, visto che ha orari di visita un po’ limitati (per i non mussulmani dalle 8 alle 11). La raggiungiamo senza problemi con Google Maps, il parcheggio è gratuito, e così anche l’ingresso. Non è un edificio storico, è un esempio di architettura islamica moderna, essendo stato inaugurata il 4 maggio 2001 per festeggiare i 30 anni di regno del sultano. Può accogliere 20mila fedeli.

E’ rinomata per il tappeto ed il lampadario della sala principale, che erano i più grandi del mondo prima che un’altra moschea di Abu Dhabi gli soffiasse il primato. Le dimensioni del tappeto sono 70×60 mt, 600 donne hanno impiegato 4 anni a tesserlo, scrive la Lonely Planet, per un numero complessivo di quasi 1700 milioni di nodi. I colori che lo compongono sono 28, di origine vegetale. Il disegno rispecchia quello del soffitto. Il lampadario centrale è alto 14 mt, composto da cristalli Swarovski, circa 600mila, 1122 lampadine, e pesa 8 tonnellate.

Entrando nella sala, il colpo d’occhio è eccezionale, a me hanno colpito le decorazioni delle pareti, dove al bianco del marmo di Carrara si alternano magnifici mosaici nel tono del blu e del turchese.

Sono vietati i pantaloni corti, anche agli uomini, e le donne devono avere anche braccia e capo coperti. C’è un po’ di trambusto in ingresso perché molti arrivano non preparati o con abiti non adatti. Le scarpe bisogna toglierle entrando nelle sale di preghiera, lo si capisce perché si vedono fuori gli armadietti. Io pensavo fosse obbligatorio stare scalzi anche nei corridoi adiacenti alle sale, ma poi ho visto che gli omaniti le indossavano e ho fatto altrettanto. La Moschea ospita anche un centro di cultura islamica. Vicino ai bagni, in un piccolo giardino ombreggiato, ci sono delle volontarie che approcciano gli stranieri, offrendo thè e datteri, mettono a disposizione alcuni libri e brochure sulla religione islamica, e sono a disposizione per conversazioni di carattere culturale e religioso. Io e la mia compagna di viaggio abbiamo trovato questa esperienza molto utile, è stato forse per noi l’unico momento in cui abbiamo potuto veramente rapportarci e conoscere qualcuno del posto. Consiglio a tutti di fermarsi. Il Sultano Qaboos, molto amato dagli omaniti, ha guidato il paese verso la modernità, mantenendo tuttavia il rispetto delle tradizioni, ed ha insegnato la tolleranza verso le diversità.

MUTTRAH – Corniche

Non riesco ad immaginare altro posto dove pernottare a Muscat. E’ una sua cartolina, vista anni fa, che mi ha spinto a desiderare di viaggiare in questo paese: l’unica capitale della penisola arabica senza grattacieli, bianchi edifici alti non più di 4 piani, affacciati su un porto, in una baia circondata da montagne calcaree.

La passeggiata dal Fish Market al Al Alam Palace, ad Old Muscat, è di circa 4 km. Spettacolare al tramonto, ed al mattino presto, quando la luce calda dell’alba irraggia frontalmente i palazzi bianchi.

ROYAL OPERA HOUSE

Ingresso con visita guidata 3,8 OMR. Parcheggio gratuito. Costruita nel 2011, per volere del Sultano Qaboos, grande appassionato di arte e musica classica, fonde elementi architettonici islamici ed italiani.

E’ dotata di sistemi automatici avanzatissimi che permettono di sollevare ed abbassare all’occorrenza le prime file di spettatori per far posto all’orchestra, e similmente, per spostare le scenografie in rapporto alla quantità di palco che si rende necessaria per le esibizioni. Sugli schienali ci sono dei piccoli videoterminali dove è possibile leggere i testi delle esibizioni, e la traduzione.

Sono esposti in teche alcuni strumenti musicali molto rari appartenenti alla collezione privata del sultano. Si esibiscono in questo teatro i maggiori artisti internazionali. Il complesso comprende un teatro, un auditorium, un centro di produzioni artistiche, ed una galleria di negozi di lusso, dai prezzi inavvicinabili.

QURUM

Non molto distante si trova Qurum Beach, che, dopo Muttrah, è secondo me il quartiere più carino di Muscat, e a misura di pedone. Qui c’è una spiaggia molto frequentata dalla gente del posto, un bel lungomare, e boutique e centri commerciali per comuni mortali, e parecchi bar, ristoranti, caffè. Sembra quasi di essere in una qualsiasi cittadina turistica del Mediterraneo. Aspre montagne calcaree, come ovunque in città, incorniciano il paesaggio.

MERCATO DEL PESCE

Proprio davanti al nostro hotel. Da cosa ho letto, si tratta di una recentissima costruzione di alta qualità architettonica, voluta dalla municipalità per sostituire l’edificio esistente, che soffriva di numerosi problemi legati al caldo per la conservazione del pesce. Oltre al lato estetico, dunque, si è cercato di soddisfare anche i requisiti pratici. Sono stati realizzati impianti di refrigerazione che permettono di pompare acqua refrigerata. La superficie inoltre è stata notevolmente ampliata, ed ospita anche un attiguo mercato di generi alimentari, ed una caffetteria. Visitandolo molto presto alla mattina, verso le 6.30, è possibile vedere i pescatori che portano i frutti del loro duro lavoro. La caratteristica che più salta all’occhio è la tettoia che si estende attraverso le passerelle pubbliche fuori dal mercato, ispirata alla calligrafia araba. La struttura curva di alcuni muri segue la linea della corniche e l’area della baia.

SOUQ

Sulla Corniche, a pochi passi dal nostro hotel. Ho letto giudizi contrastanti, sia sulla qualità della merce, sia sulle attitudini dei gestori. Sono tutti indiani, e la gran parte degli articoli, soprattutto quelli più economici, pashmine e argenti, sono gli stessi che si potrebbero trovare a Delhi o Udaipur, a prezzi maggiorati. Contrattare alla morte, cercando di arrivare almeno alla metà del prezzo proposto. I gestori/commessi sono insistenti, ma niente di che, e sempre gentili; mai aggressivi come in Egitto, dove cercano letteralmente di “buttarti dentro” alle botteghe, o al Ben Than market di Saigon, dove ti afferrano per la maglietta per attrarre la tua attenzione. D’altra parte, se passi davanti al loro negozio già carica di borse, pacchettini e sacchetti, è normale che deducano che c’è trippa per gatti! 😉 Ammetto di averci speso parecchi soldi. Visto che ci sono stata a fine novembre, avevo il bagaglio in stiva gratis (un lusso che ormai in Europa sui voli low cost non possiamo più permetterci), ne ho approfittato per comprare alcuni regalini di Natale. Gli oggetti tipicamente omaniti sono gli incensi, i profumi, i khanjars (tradizionali pugnali intarsiati e decorati). Ho trovato dei saponi fatti con latte di cammella, e ne ho fatto incetta. Inoltre, lucchetti graziosissimi (e pesantissimi da trasportare), a forma di cammello e tartaruga, di ottone, o materiale simile, impreziositi da pietre colorate.

AL ALAM PALACE

La passeggiata dal Fish Market a Muttrah lungo la Corniche sino al Palazzo di Al Alam è di 5 km, passando per Old Muscat, è uno degli highlights della città. Il Palazzo, è uno dei sei di proprietà del sultano, non è visitabile, ma lo si può comunque ammirare dalla piazza antistante, sulla quale svettano le fortezze di Al Mirani e Al Jalali, costruite dai portoghesi.

E’ utilizzato principalmente per ricevere ospiti importanti nelle occasioni ufficiali. Fu costruito circa 200 anni fa, e rimodernato nel 1972. I marciapiedi della piazza, in marmo, sono costantemente lucidati dal personale addetto. Sono così puliti che ci si potrebbe mangiare sopra. Molte persone, sia turisti che gente del posto, vengono qui, dato che è uno dei pochi posti dove è possibile fare quattro passi, ammirare il lungo mare.

FORTE DI MUTTRAH

Il cartello all’ingresso recita che era originariamente un forte omanita, costruito nel 1530, successivamente i Portoghesi aggiunsero nel 1500 le due torri ed il muro merlato. Durante la seconda parte del IVIII secolo durante la dinastia di Al Busaid il muro fu raddoppiato, e altre torri edificate.

Domina con la sua silhouette la baia di Muttrah. Impossibile non notarlo anche di notte, dato che viene illuminato di rosso bianco e verde, i colori della bandiera omanita. E’ visitabile, costo 2 OMR. Non c’è nulla di particolarmente interessante da vedere, ma offre la possibilità di ammirare la bellissima Corniche dall’alto.

 

 

 

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