Pokhara + Trekking Gorephani Poon Hill

POKHARA – TREKKING E CHE COSA VEDERE

Il lungolago

Ci si potrebbe passare le giornate, semplicemente passeggiando, incontrando la gente, ammirando il paesaggio e i tramonti, consumando una bevanda in uno degli innumerevoli locali che ci si affacciano.

Fra di questi, uno dei più frequentati, per via dell’ottimo rapporto qualità prezzo delle proposte, è Rest Point Cafè and Bar. Segnalo inoltre il Pokhara Sakuti House, dove i veg momo costano 100 NRP e si ha una bellissima vista lago. La via centrale, Lakeside, è piena di negozi, molto frequentata sia di giorno che di sera, perfino troppo, ad essere sincera. Una zona invece molto più tranquilla, e frequentata quasi esclusivamente da nepalesi, è Dam Side, a sud del parco. Sempre affacciata sul lago, ad ogni modo. 65 NRP per un ginger tea da The Balcony Dam Side. Altri ristoranti che mi sono piaciuti: Tara’s Nepalese Vegetarian Restaurant, e Naan House Nepali Khana.

Verso sera, dopo le 18, davanti all’isolotto si tiene un Arti, quello di Pokhara è stato il primo a cui ho assistito, non era affollatissimo come al Pushpatinah di Kathmandu, e devo quindi dire che me lo sono goduto tantissimo. E’ stato molto emozionante.

City Tour

Al prezzo di 800 NRP è possibile prenotare il City Tour, che è comodo perché permette di vedere in un’unica giornata molte delle attrazioni situate un po’ fuori dalla città di Pokhara, e la cui visita in local bus comporterebbe un maggior dispendio di tempo. Tenete presente che il primo giorno in città ho camminato 16 km per raggiungere la Peace World Pagoda, con l’autobus turistico ci vai in 10 minuti.

Il prezzo non comprende gli ingressi ai singoli siti, e bisogna fare le cose un po’ di corsa, come in tutte le gite organizzate. Si riescono però a vedere moltissime cose, per cui direi che è consigliabile. Altra cosa molto divertente è che questi tour di solito vengono presi d’assalto principalmente da turisti nepalesi o indiani. Un occidentale tipo me a bordo diventa subito l’attrazione principale della giornata. La guida spiega in hindi o nepalese, ma sicuramente, come successo a me, qualche vicino premuroso vi farà da traduttore. Per quello che mi riguarda, è stata una bellissima esperienza, e ho fatto amicizia con parecchia gente. Ho acquistato il tour da Omana Tours and Travels, ma allo stesso prezzo è venduto anche da altre agenzie.

Guptestiwor Mahadav Cave, ingresso 100 NRP. Devi Falls, ingresso 100 NRP.

Shiva Temple and World Peace Pagoda ingresso gratis

Sethi River 60 NRP

Mahendra Cave 150 NRP, Bat Cave 150 NRP

Shree Bindhyasini Temple ingresso gratis.

Sarangkot

Al prezzo di 1600 NRP (che ricordo sono 12 Eu) è possibile acquistare il biglietto andata e ritorno della funivia “Annapurna” che porta al villaggio di Sarangkot, incluso il trasporto da e per la stessa. Questo è importante segnalarlo, perché è vero che uno potrebbe andare alla biglietteria e fare tutto da sé, ma se si vuole vedere l’alba bisogna partire alle 5-5.30, a quell’ora i local bus ancora non girano, e quindi bisognerebbe appoggiarsi ad un taxi.

Sarangkot è un villaggio sulle montagne attorno a Pokhara, se si è fortunati, all’alba, che è il momento in cui statisticamente si hanno più probabilità di trovare poche nubi, si può assistere ad una gloriosa veduta sull’Annapurna Himalayan Range, che enumera, in direzione sinistra destra successivamente Dhaulagiri (8167 mt), Annapurna South (7219 mt), Annapurna 3 (7555 mt), FishTail o Machapuchare (6993mt). Il look out è ovviamente molto affollato, ma ci sono anche numerosi pellegrini in preghiera, per cui può essere una esperienza davvero coinvolgente.

Campi di rifugiati tibetani

La città di Pokhara ospita i discendenti di molti rifugiati che lasciarono il Tibet all’epoca dell’invasione cinese del 1959. I villaggi sono 4. Tashi Palkhal ed il suo monastero di Jangchub Choeling sono raggiungibili con local bus. Da Lakeside sino ad uno snodo denominato Zero Point, 25 NRP, altre 25 per arrivare a Hari Chowk, e poi 40 NRP per un bus sino a Hemja, chiedendo all’autista di scendere alla fermata di Buddha Chowk. Peccato che il giorno in cui ho deciso di andare fosse una festività, e che arrivata a destinazione abbia trovato tutto chiuso, e nessun tibetano in giro.

Old Pokhara

Camminando a piedi da Lake Side per circa 2 km e mezzo, oppure prendendo un local bus, si può arrivare ad Old Pokhara, dove si possono ammirare costruzioni storiche tipo quelle di Durbar Square, e si esce finalmente da quel ghetto turistico che è Lakeside. Old Pokhara si trova poi di fianco al Shree Bindhyasini Temple. Lungo la strada vi capiterà di passare a fianco ad alcune pasticcerie, e vi consiglio di approfittarne perché hanno prezzi molto inferiori a quelle di Lakeside (una a caso, la Uppercrust Bakery, dove una brownie simile ad una Sacher costa 85 NRP, meno della metà rispetto a torte simile che si trovano sul lungolago).

Trekking

Pokhara è l’hub da cui partono tutti i trekking zona Annapurna. Per la Khumbu Valley (Everest) invece bisogna andare in direzione opposta, a est di Kathmandu.

Il trekking più corto e facile è quello che va all’Australian Camp, da cui poi, proseguendo, se si vuole si arriva fino all’ABC (Annapurna Base Camp).

Io ho fatto il Gorephani Poon Hill, che è il più turistico. Anche da Gorephani comunque poi si possono raggiungere altri circuiti più lunghi, ma a me è già bastato così. Quando sono arrivata a Pokhara avevo già una idea dei prezzi perché avevo visto le offerte di alcune agenzie a Thamel, a Kathmandu. Parlando anche con altri viaggiatori, pareva che fosse più conveniente appoggiarsi ad una guida raccomandata dal proprio hotel, piuttosto che affidarsi ad una agenzia. C’è comunque da dire che Gorephani è raggiungibile anche autonomamente, basta solo andare a farsi fare il permesso (3500 NRP) al tourism board di Pokhara. Io però essendo sola avevo paura di perdermi, ed inoltre la mia schiena, alla veneranda età di 58 anni purtroppo non mi permette più di camminare per 7 ore in salita portando sulla schiena uno zaino di 7-8 kg. Il proprietario della Harry Guesthouse gestisce anche un’agenzia di trekking, la Sarangkot Tours. Mi ha procurato lui una guida, che ha portato anche alcune delle mie cose, e mi ha fatto un prezzo escludendo pasti e pernottamenti. Oltre ai 3500 NRP del permesso, il costo della guida era 25 Eu al giorno.  Più ovviamente la mancia. In totale ho speso 179 Eu, per 4 giorni, davvero tutto compreso. Il trekking comprende un itinerario ad anello che tocca le località di Gandhruk, Tadapani, Banthanti, Deurali, Thapla Danda, Gorephani, Poon Hill, Ulleri, Tikhedhunga, Hile, Sudame.

Da Pokhara a Gandhruk io, pagando anche per la guida, ho deciso di andarci in local bus, e stessa cosa da Sudame per tornare a Pokhara. Ci sono altri invece che per comodità preferiscono andare in taxi e quindi i costi sono maggiori. Sono presenti molti scalini, dicono 3000 da Gorephani a Sudame. Il loop si può fare in senso antiorario, come me, e quindi i gradini sono in discesa, ma distruggono comunque le ginocchia, in senso orario invece sono tutti in salita. C’è però da dire che ora le jeep riescono a raggiungere Gorephani evitando ai pigri ogni fatica, come sempre basta pagare per avere vita facile. In ognuno dei paesini citati vi sono delle guesthouse, ogni guida ha la sua preferita. Le pensioni hanno un vero e proprio menù alla carta, ed è possibile scegliere i pasti, quindi non è vero, come si legge in alcuni siti, che si mangi sempre riso verdure e lenticchie, ti ordini quello che vuoi, basta pagare. C’è pure la pizza, tanto per dire…

E’ vero invece che più si sale e più si spende, perché comunque portare tutto a dorso di asino o a bordo delle jeep costa…. Anche l’acqua calda ora si trova, una doccia costa da 200 a 150 NRP, e su questo piccolo lusso non ho mai lesinato. Pure il wifi è a pagamento, e già è un lusso che ci sia… Alla mattina, a colazione, anziché ordinare una tazza di thè, pagando di più me ne facevo portare una teiera intera, che poi travasavo nel mio thermos. Stessa cosa poi a pranzo. La rete Ncell, che pure è la più diffusa, non prende dappertutto, comunque me la sono fatta bastare, e ho rinunciato al wifi. Le pensioni hanno spesso nomi simili, tant’è che io sia a Tadapani che a Gorephani ho dormito alla FishTail View Guesthouse.

Vale la pena? Direi di sì, assolutamente. E’ ovvio che le montagne ci siano anche qui, ma è tutto il contorno… e poi comunque qui in Italia quando sei a 3200 praticamente sei in cima a tutto, mentre invece ai 3200 di Gorephani hai davanti gli 8000 dei due massicci dell’Annapurna, mica bruscolini….

Peccato davvero che sia una mezza sega e non abbia avuto la forza di andare oltre. Inoltre, è bellissima la vista dei rododendri, il fiore nazionale, che sono degli alberi giganteschi, e non i cespuglietti che ci sono da noi….

Insomma, andare in Nepal senza una piccola sgambatina in montagna è un’esperienza monca, secondo me… E’ bello anche camminare nei villaggi, osservare come vive la gente del posto, i campi terrazzati che si ammirano scendendo da Ulleri verso Sudame sono splendidi, molto meglio di quelli che si vedono a Bhaktapur e dintorni…

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