Todos Santos de Cuchumatan

TODOS SANTOS CUCHUMATAN

Trasporti

Da Quetzaltenango: ore 6.00 chicken bus sino a Huehuetenango (20 GTQ due ore e mezzo). Ore 10.30 mcrobus “Transportes Flor de Maria” (20 GTQ due ore circa di viaggio). Ho atteso 2 ore al terminal dei bus di Huehue, uno spiazzo sterrato con un odore a metà fra il piscio e la monnezza. Dato che non avevo niente da fare, mi sono annotata tutte le partenze per Todos Santos Cuchumatan della compagnia: 10.20, 11.20, 14.00, 15.15 e 16.15. Viaggio comodo. Il tratto di strada fra Huehuetenango e Todos Santos non è così terribile come paventato on line. E’ una strada di montagna piena di curve, tutto qui. Molto scenica, fra l’altro, nella zona in cui raggiunge in sommità un altopiano, denominato la Ventosa, prima della discesa per Todos Santos Cuchumatan

Per Nebaj, un’odissea!! Microbus Flor de Maria per Hue Hue 20 GTQ. Altro microbus per Sacapulas 20 GTQ con cambio mezzo per ragioni ignote a Aguatacan. Nel trasbordo sono stata lenta ed impacciata e mi sono guadagnata quello che io chiamo “il posto del bambino”, seduta in direzione opposta a quella di marcia (strada con tornanti ripidissimi, meno male che non soffro la macchina) su quella specie di gradino che si trova dietro il sedile del guidatore e del passeggero (dove di solito quelli della prima fila appoggiano i piedi o gli zaini) Altro microbus da Sacapulas a Nebaj 15 GTQ. Stessa concentrazione da barattolo di sardine.

Dormire

Hotel Familiar, 100 GTQ una singola con bagno senza colazione. Gestori simpatici, il classico luogo che attira quel genere di ospiti con cui è piacevole scambiare qualche parola. La mia stanza non era granchè, da come ho capito quelle più vecchie sono migliori. Anche un po’ rumoroso perché c’era gente che faceva casino in strada, e sino alle 21 nella sala municipale di fronte era di scena il festival della marimba: i primi 5 minuti sono sopportabili, anzi sembra perfino una cosa simpatica, dopo è da denuncia ad Amnesty International

Mangiare

A parte qualche comedor, l’unico ristorante in paese è quello del mio hotel. 35 GTQ pollo riso fagioli formaggio guacamole.

Escursioni

23/7 La Ventosa + la Meseta 150 GTQ con guida, il Sig Rigoberto menzionato in molti altri racconti di viaggio. Credo che sia il più competente fra tutti quelli incontrati nel viaggio. Sulla strada principale del paese c’è un negozio che vende elettrodomestici, dai muri dipinti color senape. Accanto al bancone campeggia la scritta “Day trips”. Il proprietario, molto disponibile, disegna agli interlocutori piantine della zona, con i relativi villaggi da raggiungere a piedi. Se richiesto, poi, contatta appunto Rigoberto. Il mio albergo, ad esempio, non offriva nessun tipo di escursione, tuttavia elencava i nomi delle guide della zona, ed i relativi numeri di telefono. Per mancanza di tempo, visto che ho deciso di andare anche a Nebaj, non ho potuto fare molto. C’è una specie di paesino che è possibile raggiungere a piedi in 5 ore, si chiama San Juan Atitan, ma bisogna per forza dormire là, e rientrare con pick up il giorno dopo. Oppure un altro, a sud, raggiungibile in minivan collettivo o a piedi, sono circa 6 km, San Martin Cuchumatan. Ho deciso per la Ventosa perchè ci sono passata arrivando a Todos Santos, e sono stata colpita dalla bellezza del paesaggio, tantissimo verde e fiori colorati, cielo terso, aria fresca. Ho quindi convinto altri due turisti francesi ad aggiungersi a me e Rigoberto. Abbiamo raggiunto La Ventosa in pick up, ma è possibile farlo anche a piedi, in circa 2 ore e mezzo.

Dal paese, un agglomerato di alcune case, abbiamo proseguito poi in salita, ammirando il panorama di alcuni vulcani, sino a raggiungere la cima, un pianoro ricco di piante e fiori

Verso mezzogiorno abbiamo iniziato la discesa, mentre già le nubi iniziavano a salire rapidamente la china dei dirupi ricoperti di vegetazione sinchè abbiamo raggiunto la Meseta, una piccola cavità nella roccia con un altarino di pietra, dove la gente del posto celebra riti propiziatori secondo le antiche tradizioni maya. Rientro in pick up a Todos Santos.

Impressioni

Mi è piaciuto davvero tanto. Ero molto curiosa di visitare la Sierra de los Cuchumatanes perchè mi era stata raccomandata da un paio di amici che avevano lavorato come volontari in zona, ed inoltre veniva dipinta sulla Lonely Planet e nei vari forum on line come un posto ancora piuttosto rustico. In effetti il fatto che non sia raggiungibile dagli shuttles turistici fa sì che rimanga leggermente più isolato rispetto a Quetzaltenango, ad esempio. Come già detto prima, il tratto di strada fra Huehuetenango e Todos Santos non è così terribile come paventato on line. E’ una strada di montagna piena di curve, tutto qui. Il tempo necessario a percorrerla sono due ore, mi sembra quindi eccessivo tutto questo allarmismo fatto in rete, della serie “non andateci se avete poco tempo, la strada è orribile”. Non c’è nulla di complicato, basta volerlo.

A Todos Santos c’è molta possibilità di interazione con i locali. Molta gente che ho incontrato lavora negli Stati Uniti, e si esprime in ottimo inglese, anche per impressionare gli amici, che nel frattempo, non capendo nulla, ridono. Molti emigrano per fare i contadini nelle aziende agricole americane, a precisa domanda mia sono stati un po’ vaghi, ma da come ho capito non hanno permessi regolari. “Scusa, e Trump??” “Oh, nessun problema”…. Altri attaccano invece bottone in spagnolo. Mentre passeggiavo sola poco distante dal mio hotel verso un altare dove vengono compiuti rituali Maya ho incontrato una ragazza proveniente invece dalla chiesa cattolica, mi ha addirittura invitato a casa sua. Non ho potuto accettare perchè non avrei fatto tempo a rientrare per il calar del buio, dato che fra andata e ritorno avrei dovuto camminare 3 ore. Mi ha raccontato della sua dura vita, del costo dell’istruzione che avrebbe potuto donarle una vita migliore, 400 GTQ. Se non fosse che mi avevano rubato il portafoglio con le carte di credito due giorni prima, ed avevo quindi contanti limitarti a permettermi di fare una vacanza spartana, glieli avrei dati io.

Sono arrivata in paese il sabato, che è giorno di mercato. Esattamente come a San Francisco El Alto, si smerciano beni destinati ad uso comune, ma non si vendono animali. C’è però un grande via vai, soprattutto gli uomini si incontrano per chiacchierare nella zona della piazzetta del municipio. Purtroppo molti si ubriacano sino al punto di non riuscire più a reggersi in piedi, in locali protetti da tende o porte scure. Si riconoscono però dal fatto che pompano musica a tutto volume. Ho contato in tutto 7 stranieri. Mi è stato confermato che questa è la media di luglio/agosto, mentre invece in altri periodi dell’anno la presenza si fa più numerosa.

 

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