King’s Canyon National Park

KING’S CANYON NATIONAL PARK

WATARRKA in lingua aborigena

Si trova nelle terre tradizionali del popolo Matutjara. E’ gestito congiuntamente dai proprietari tradizionali locali e dalla Commissione parchi e fauna dei Norther Territories, che collaborano, condividendo conoscenze culturali e scientifiche. Si trova a sud-ovest di Alice Springs ed è raggiungibile tramite Stuart Highway, Lasseter Highway e Luritja Road (strada asfaltata) 450 km da Alice Springs, che è quella che ho percorso io. Oppure via Larapinta Drive partendo dai West Mac Donnell (strada asfaltata+non asfaltata). Per passare dal cosiddetto Meerenie Loop sono necessari un pass disponibile presso il centro visitatori di Alice Springs e un 4WD.

Il campeggio notturno non è consentito nel parco. La sistemazione in motel e campeggio privati è l’unica opzione disponibile per i visitatori che desiderano pernottarvi.

Watarrka è il nome aborigeno in lingua Luritja che designa un particolare tipo di acacia a forma di ombretto. La ricchezza biologica di Watarrka riflette l’ampia varietà di habitat rappresentati all’interno del parco. Spettacolari formazioni di arenaria torreggiano su canaloni umidi dove felci e piante forniscono prova del passato tropicale della regione. In questo parco si trovano più di 600 specie di piante. Gli aborigeni locali visitavano occasionalmente le pozze d’acqua alimentate dalle sorgenti lungo la base della catena montuosa e si accampavano nelle vicinanze in tempi di siccità. L’accesso all’acqua attira gli uccelli migratori. In questo parco sono conosciute un totale di 126 specie di uccelli. Il primo bianco ad esplorare la zona fu Ernest Giles.

Passeggiate

King’s Creek Walk, 2,6 km, 1 ora andata e ritorno. Le sedie a rotelle possono accedere ai primi 700 mt, segnalati con frecce arancioni. Cartelli informativi della cultura aborigena si trovano in diversi punti lungo il percorso.

King’s Canyon Rim Walk, 6 km, 3-4 ore, in senso orario segnalato con frecce blu. Dopo una prima ripida salita la passeggiata offre viste spettacolari dal bordo del canyon. lungo il percorso si incontrano le cupole erose dalle intemperie della Lost City e la rigogliosa vegetazione Garden of Eden, una deliziosa area di fresche pozze d’acqua e vegetazione fluviale (non è consentito nuotare).

South Wall Return Walk, 4,8 km, 2 ore andata e ritorno

Inizia con una ripida salita fino alla parete sud del Kings Canyon e offre viste mozzafiato. E’ l’unico che abbia percorso, per mancanza di tempo non ho potuto fare quello più lungo. La scalinata iniziale che porta alla sommità del plateau è in ombra alla mattina presto, in inverno. Il paesaggio è spettacolare.

The Giles Track, 22 km, 1-2 giorni. Attraversa la cima della catena montuosa da Kathleen Springs a King’s Canyon con punto di ingresso/uscita intermedio a Reedy Creej/Lilla.

Kathleen Springs Walk. 2,6 chilometri, 1,5 ore

Questa località, ricca di acqua e piante commestibili, fra cui il quandong, il pruno ed il fico selvatico, è sempre stata una importante risorsa per il popolo nomade Matutjara. La presenza di acqua permanente attirava emù e canguri lungo la gola stretta fino a un vicolo cieco dove venivano facilmente trafitti dai cacciatori. Gravi incendi e l’introduzione dei cammelli hanno ridotto l’abbondanza di quandong nel parco.

La pista asfaltata è sostituita nella sezione finale da una passerella che conduce a una piattaforma panoramica accanto alla piscina naturale alimentata da una sorgente.

Ad agosto ci sono moltissimi fiori selvatici, ed è uno spettacolo per gli occhi passeggiare qui.

Quando il bestiame fu introdotto nell’area, gli aborigeni divennero allevatori.

Le famiglie si accampavano in questa zona aperta e pianeggiante, ben lontana dall’acqua, permettendo alla fauna selvatica di entrare e uscire liberamente. Se si fossero avvicinati avrebbero spaventato questi animali che erano un’importante fonte di cibo. Inoltre avrebbero potuto turbare il serpente arcobaleno che credono viva nella pozza d’acqua. Le donne Matutjara usavano macine per produrre farina dai semi di alcune erbe e arbusti che crescevano nelle vicinanze.

L’unica struttura ricettiva è il King’s Canyon Resort, che funge sia da albergo, con camere di diverse tipologie e prezzo, e da campeggio. Per il campeggio con tenda non è necessario prenotare. Lo spazio a disposizione è un tappeto erboso piuttosto comodo per dormire. Ci sono tantissimi bagni, con belle docce, barbecue e parecchi tavoli e lavandini, sotto tettoie dotate di luce elettrica. I prezzi per le piazzole sono elevati (42 Aud per un unpowered site), l’unica alternativa è dormire a King’s Creek https://kingscreekstation.com.au/ dove costano 27 Aud ma che però è molto distante, circa 36 km. Ci ho fatto una sosta per la benzina, sono molto gentili e simpatici. C’è un’area campeggio vicino alla stazione di servizio, hanno tende permanenti in posizione più appartata, a cira 3 km dalla pompa di benzina ma hanno prezzi allucinanti.

Al King’s Canyon Resort sono disponibili alcune attività: la Rim Walk con guida costa 72 Aud, la cena “under a desert moon” 250 Aud, la Karrke Aboriginal Experience, un tour culturale gestito da una famiglia locale della comunità Wanmaru 99 Aud a persona o 246 Aud a famiglia. Ci sono anche alcuni spettacoli di luci, i Light Towers, che costano 45 Aud all’alba, 85 Aud al tramonto e 30 Aud di notte.

Precedente Uluru e Kata Tjuta National Park Successivo West Mac Donnell National Park

Lascia un commento