West Mac Donnell National Park

WEST MAC DONNELL NATIONAL PARK

O Tjoritja in lingua aborigena. Un cartello all’ingresso del parco rende noto che le rocce su cui poggiamo i piedi 800 milioni di anni fa giacevano sul fondo del mare e tutta l’area era coperta da uno strato di acqua bassa e tiepida. Non c’erano pesci, solo alghe e batteri. Il parco si estende per circa 160 km ad ovest di Alice Springs, la locale popolazione aborigena è di etnia Arrernte o Arlanda.

L’ingresso al parco costa 10 Aud al giorno. Non fate gli italiani, perché può essere che nessuno controlli, ma se poi invece succede allora i rangers vi stangano, e giustamente!

https://nt.gov.au/parks/parks-pass

La maggior parte dei luoghi di interesse è raggiungibile con un veicolo a trazione normale, tranne un paio che specifico in seguito, in fondo all’articolo. L’andata e ritorno si può fare un po’ di corsa in giornata da Alice Springs, nel parco ci sono solo campeggi. Escursioni vengono organizzate per chi non ha un’auto a noleggio. Quelle con costi più contenuti, ai tempi delle mie ricerche le proponeva Mulga Tours: Ayers Rock 3 giorni 555 Aud, Palm Valley 185 Aud, West Mac Donnell Ranges 175 Aud.

Io ci ho passato due notti. Atterrata ad Alice Springs verso le 9.30 del 7 agosto 2023 ho subito ritirato l’auto, anche se ci ho messo un po’ perché era piena di magagne e quindi ho discusso parecchio con l’agenzia; poi ho perso altro tempo al supermercato, e al Visitors Centre dove però sono molto gentili, danno un sacco di informazioni, tranne quella più importante, secondo me, ossia che anche loro possono accettare la tassa di ingresso ai parchi nazionali. Ci sono anche un sacco di depliants, e cartine, ed è meglio approfittarne, visto che le agenzie di noleggio ormai non danno quasi più nulla. Diciamo però che le mappe, cartacee o virtuali, non servono quasi, visto che qui c’è solo una strada asfaltata e quindi è impossibile perdersi.

ORMISTON GORGE

135 Km da Alice Springs. Agosto è uno dei mesi migliori per visitare il Red Centre, perché è stagione secca, però è anche inverno, quindi questo comporta che il sole tramonti prima, verso le 17.45. A me personalmente non piace montare la tenda al buio, per cui mi sono fatta la tirata diretta da Alice Springs partendo verso le 14 per le ragioni che ho spiegato prima, sino a Ormiston Gorge, che per l’itinerario da me ideato era il punto di arrivo. Sono arrivata abbastanza presto, verso le 16, e meno male perché mi sono accaparrata l’unica piazzola rimasta, su uno spiazzo terroso e polveroso, impossibile da picchettare. Il mio arrivo ha destato curiosità, donna sola, con tenda microscopica, in mezzo ad un mare di fuoristrada con roulotte enormi o camper mega galattici.

Mi hanno prestato un martello, poi ho usato anche sassi, ma niente da fare, i picchetti non volevano saperne di entrare, ho fatto un lavoro schifoso. Bagni vecchi, non molto puliti, visto che c’era tanta gente. Vicini molto gentili e cordiali, alcuni bikers la mattina successiva mi hanno offerto acqua calda, cosa molto gradita, visto che era freddo, circa 10 gradi, e io non avevo un fornello. Un altro vicino mi ha accompagnato alla vicina laguna, di notte, per fotografare le stelle. Avevo paura dei dingoes, quando gliel’ho detto lui è scoppiato a ridere come se fosse la cosa più assurda del mondo. In realtà nei bagni c’erano appesi cartelli di warning, ma secondo lui i campeggiatori e il loro chiasso li tengono ben alla larga.

Il clima è ottimale, ad agosto, di giorno sui 25 gradi, un po’ ventilato, cielo terso, sembra di essere in montagna nelle nostre belle giornate estive. Di notte la temperatura scende molto, e se si dorme in tenda è meglio avere un sacco a pelo molto caldo. La visione della Via Lattea di notte è eccezionale.

Ormiston Gorge è dimostrazione evidente della spettacolare geologia e morfologia dei Mac Donnell Ranges. La gola ospita una pozza d’acqua permanente la cui profondità raggiunge i 14 metri all’estremità meridionale. Attorno ad essa, una bella spiaggia di sabbia dorata. Ho visto gruppi di aborigeni, arrivati da chissà dove, muniti di salvagente e materassini, come al mare. L’acqua è però molto fredda, mi hanno detto, anche in estate.

L’area ospita una interessante varietà di flora e fauna. Mallees (una specie di eucalipto) robusti e resistenti al fuoco e spinifex appuntiti crescono su questa antico terreno calcareo. Un incendio può uccidere tutti gli steli, ma presto ne spuntano di nuovi che prendono il loro posto. Gli Euro sono gli unici mammiferi che mangiano l’erba spinifex spinosa. E’ una specie di canguro comune nei paesaggi rocciosi. La zona ospita anche un animale molto raro e particolare: si pensava che il Central Rock Rat fosse estinto finché alcuni volontari ambientalisti non lo hanno riscoperto, 15 km a est di Ormiston Gorge. Nessuno ne vedeva uno dal 1960 nonostante le ense ricerche. Sorprendentemente, i ranger li hanno ora trovati in altre parti di Tjoritja . i Central Rock rats durante il giorno si rifugiano in profonde fessure.

Le disponibilità di acqua sono limitate, al campeggio, per cui i visitatori devono essere autonomi per quanto riguarda quella bevibile. Il chiosco del campeggio, dove ho pagato il pernottamento, ma non l’ingresso al parco che, ripeto, è da fare separatamente, vende anche alcuni generi di prima necessità, ovviamente cari.

Il modo migliore di apprezzare lo scenario di Ormiston Gorge e dello stagno è quello di passeggiare seguendo una serie di sentieri segnalati. Vicino al laghetto, raggiungibile anche da disabili tramite passerella asfaltata priva di barriere architettoniche, c’è una sorta di area di sosta con panchine, tettoie, e pannelli esplicativi.

Passeggiate:

Ghost Gum Lookout, 1.2 km, 45 minuti, l’unico fatto da me, per via del poco tempo a disposizione.

Ghost Gum Walk, un anello da 2.5 km, un’ora e mezzo la percorribilità. Dal lookout sopra citato si continua per il sentiero sul lato ovest della gola.

Ormiston Pound, 8.5 km, 3-4 ore, percorso ad anello.

Anche il famoso Larapinta trail raggiunge Ormiston Gorge. I trekkers hanno un campeggio dedicato, da cosa ho letto.

OCHRE PITTS

​110 km da Alice Springs. Le curve colorate di queste fragili rocce raccontano una storia ricca di tradizione e sovrapposizione di ere geologiche. L’ocra viene raccolta qui da migliaia di anni, utilizzata per cerimonie, danze, decorazioni e nei riti di sepoltura in tutta l’Australia. Questa località gioca un ruolo importante nella cultura del popolo Tjoritjia Aranda. In termini geologici, le rocce risalgono a un’epoca in cui i Mac Donell Ranges non erano altro che il fondale di un enorme mare interno, delle stesse dimensioni dell’odierno Mar Mediterraneo, 700 milioni di anni fa. Man mano che si procedeva verso gli abissi, si depositavano strati di fango e sabbia. Nel loro punto più profondo questi strati sedimentari avevano uno spessore di oltre 10 km, per questo i depositi si sono compattati in solida roccia. Circa 300 milioni di anni fa la terra si sollevò, formando delle montagne con altezze paragonabili all’attuale Himalaya. I sedimenti che erano stati depositati in strati orizzontali furono spinti fino alla loro attuale posizione verticale. Nel corso del tempo il vento e la pioggia li hanno scolpiti e levigati. I diversi colori sono dovuti alla presenza di ossido di ferro in quantità variabili. Quanto più ne è presente tanto più scuro e rosso sarà il colore. La pietra più bianca ne è priva e contiene un alto livello di caolino, un minerale argilloso bianco.

Nella tradizionale società occidentale Arrernte l’ocra veniva usata quasi quotidianamente. Oggigiorno alcuni di questi utilizzi tradizionali sono stati sostituiti da metodi moderni. Era fondamentale nella preparazione di molti medicinali ed è ancora ampiamente utilizzata nelle cerimonie religiose e come decorazione.

L’ocra bianca e gialla vengono impiegate principalmente per la decorazione o la cosmetica. Mescolate con acqua o grasso animale, come quello di opossum o emù, sono trasformate in pasta e spalmate sul corpo con un dito o una piuma. Anche la cenere e il carbone sono comunemente usati. L’ocra rossa rimane l’uso più simbolico e spesso temuto nella società Arrernte. E’ ancora utilizzata per tutte le cerimonie più importanti. I ragazzi adolescenti vengono dipinti in ocra rossa, preferibilmente utilizzando una piuma d’aquila, come parte della loro iniziazione. E’ responsabilità degli uomini scavare l’ocra in queste fosse. E’ anche loro responsabilità assicurarsi che le donne abbiano abbastanza ocra di tutti i colori, da utilizzare nelle cerimonie femminili.

L’ocra mescolata con grasso o unto viene utilizzata per curare vari disturbi, tramite applicazione direttamente sulla zona interessata. Foglie di ocra ed eucalipto vengono arrotolate insieme e usate come farmaci per il raffreddore. L’ocra rossa viene mescolata con grasso e strofinata sui muscoli doloranti. Mentre si prepara la medicina è importante cantare, per esaltarne i poteri curativi, secondo le credenze dei Western Arrernte. In passato, gli alimenti vegetali come le bacche venivano talvolta ridotti in poltiglia, confezionati all’interno di una palla di ocra e sepolti, per essere conservati come cibo di emergenza. Gli attrezzi domestici e da caccia, se rivestiti di ocra, sono protetti dalle termiti.

All’ingresso del sito ci sono le indicazioni per la Aranda Walk (8 km andata e ritorno), che conduce al Passo Inarlanga, una gola remota e spettacolare. 3 ore

ELLERY CREEK BIG HOLE

88 km da Alice Springs

E’ una delle più grandi pozze d’acqua permanenti di Tjoritja ed è molto importante per la fauna selvatica locale. L’area è di grande interesse anche per i geologi.

Dolomite Walk, 3 km, 1,5 h. Questo sentiero contrassegnato da frecce marroni offre una passeggiata lungo un canalone circondato da alberi e arbusti autoctoni e attraverso colline ricoperte di spinifex. Il tracciato attraversa rocce originatesi sul fondale dell’antico mare interno.

STANDLEY CHASM

50 km da Alice Springs

Le pareti di quarzite si sono originate da antichi fondali marini risalenti a 2,2 miliardi di anni fa, una delle prime formazioni minerali del pianeta. Questa quarzite simile al marmo è in realtà di colore blu e grigio ma l’ossidazione le conferisce la superficie rossa. L’orientamento nord-sud permette alla luce solare diretta di entrare solo per 90 minuti a mezzogiorno, illuminando le pareti.

Appunto circa 2,2 miliardi di anni fa il materiale sedimentario (sabbie/silice) degli antichi fondali marini iniziò a subire lentamente cambiamenti metamorfici attraverso il calore e la pressione, formando strati di quella che oggi conosciamo appunto come quarzite, un minerale antico molto duro e chimicamente inerte.

Nel corso del successivo miliardo di anni, sotto la superficie terrestre, la continua compressione laterale costrinse questi strati orizzontali di quarzite verso l’alto in modo verticale. Successivamente, un’enorme pressione dall’interno del mantello terrestre spinse il magma a risalire attraverso una serie di deboli fessure negli strati di quarzite. Questo si raffreddò in filoni di dolerite bianca.

Ai tempi di Gondwana, 500-50 milioni di anni fa, si verificò l’orogenesi di Alice Springs, ossia il sollevamento già citato che portò alla formazione di catene montuose lunghe più di 500 km. Questo evento espose la quarzite sotterranea all’azione superficie terrestre, e i cambiamenti nelle condizioni meteorologiche e idriche di bacini, mari interni e sistemi fluviali favorirono l’erosione delle montagne e lo sviluppo del paesaggio di cui possiamo godere oggi.

Angkerle Atwaye, il nome originale in lingua aborigena, è stata ribattezzato Standley in onore della signora Ida Standley, in segno di rispetto per il suo lavoro educativo nell’area di Alice Springs.

Il campeggio è gestito dal popolo Arrernte. Il posto tenda costa 18,5 Aud. E’ sicuramente il miglior campeggio dove ho pernottato. Ho potuto dormire su soffice erba, molto facile da picchettare. Le aree comuni, cucine e bagni, hanno la luce elettrica.

Sono arrivata nel primo pomeriggio, e mi sono fermata parecchio nella gola. Per almeno una ventina di minuti sono anche rimasta del tutto sola.

Dal retro del ristorante si dirama un sentiero che raggiunge la sommità di una collina da cui si può ammirare il panorama dall’alto. L’ho fatto volentieri, e non è una scarpinata faticosa, anche se, a dire il vero, non ho incontrato nessuno, e devo ammettere che il sentiero nella gola è molto molto più bello.

SIMPSON’S GAP

24 km da Alice Springs

Visitato al mattino prestissimo, verso le 8, appena lasciato il campeggio di Standley Chasm, e prima di ritornare ad Alice Springs per intraprendere il lungo viaggio verso King’s Canyon (450 km). Per lungo tempo sono stata da sola. Dicono che all’alba o al tramonto sia possibile avvistare rock wallabies dalle zampe nere lungo il sentiero o vicino alla pozza d’acqua permanente. Purtroppo l’unico che abbia notato era morto annegato, uno spettacolo piuttosto triste. Nella zona si trova la vegetazione tipica che comprende grandi boschi di mulga e oltre 40 piante rare.

Serpentine Gorge e Redbank Gorge sono raggiungibili solo con 4WD, pertanto non ho potuto raggiungerle.

Due notti sono poche, credo che almeno una in più permetta di fare qualche passeggiata fra quelle citate, che non ho potuto fare.

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