Pianificare un viaggio in Oman

PIANIFICARE UN VIAGGIO IN OMAN

VOLO OMAN

Lufthansa da Torino via Francoforte e Monaco al ritorno, in partnership con Oman Air. 414 Eu. Andata 17/11/22 e ritorno 28/11/22. Disorganizzatissima Lufthansa, non permette l’emissione delle carte di imbarco per la seconda tratta, neppure ai banchi del check-in a Caselle. Bisogna poi sbrigarsela nei tempi di attesa in aeroporto in Germania (e anche lì ci hanno fatto rimbalzare parecchio, come se fosse la cosa più complicata del mondo). Anche con 3 ore di connection time, sarete obbligati a fare le corse, i voli da Torino sono quasi sempre in ritardo, quelli per Muscat partono da un terminal diverso e bisogna rifare i controlli di sicurezza. Una fatica!!!

CAMBIO VALUTA OMAN

La valuta dell’Oman è il Ryal (OMR)

1 OMR = 2,50 Eu circa

Non cambiare assolutamente Euro all’ufficio nell’atrio arrivi (sportello vicino all’Avis autonoleggio), hanno commissioni da rapina.

Prelevando con il bancomat (circuito Mastercard) agli sportelli ATM di tutte le banche viene applicata una commissione dell’1,74%. Il bancomat circuito Maestro in Oman non funziona. Pagando con POS nei vari esercizi la commissione applicata è dell’1,77%.

PERNOTTAMENTO IN OMAN

Ho dormito in hotels, pensioni, e campi tendati prenotati via Booking e Agoda, tranne a Bar Al Hikman.

17/11 Muscat – Remas hotel (57 Eu), singola – Booking
18/11 Al Wasil – Wahiba Sands – Sandglass Camp (77 Eu) singola – Booking
19 e 20/11 Muscat – City Center Hotel (94 Eu in totale) singola – Booking
21/11 Wadi Shab Chalets (36 Eu la doppia) – Booking
22/11 Turtle Guesthouse (60 Eu la doppia) – Booking
23/11 Bar al Hikman, Whales Head Camp a Bar Al Hikman (125 Eu pernottamento e trasporto)
24/11 Nima Guesthouse (14 OMR la doppia) – Booking
25/11 Al Hamra Old House (36 Eu la doppia) – Booking
26 e 27/11 Muscat, Naseem Hotel (102 Eu in totale la doppia) – Agoda

NOLEGGIARE UN’AUTO IN OMAN

375 Eu per una Toyota Yaris 3 volumi (mai vista prima in Italia), compreso assicurazione a copertura completa, tramite Discover Cars, che poi si è appoggiato ad Avis. Un po’ malconcia, e molto chilometrata, abbiamo controllato bene alla partenza la presenza di bolli e non abbiamo avuto problemi. C’è da riconoscere che sul verbale di consegna avevano comunque segnato tutti i danni presenti, compreso il serbatoio non pieno. Gli impiegati si sono comportati in modo molto corretto, e non ci hanno neppure addebitato l’importo relativo al secondo driver, forse si sono dimenticati. Al momento del ritiro, avevo avanzato qualche blanda protesta sull’alto migliaggio, e mi era stato detto che era l’ultimo servizio, poi l’avrebbero ritirata, forse anche per questo non ci hanno fatto nessuna storia. Abbiamo percorso in totale 1195 km, e speso in totale 57 OMR di benzina (142 Eu)

Come guide avevamo la Lonely Planet pdf (mai guardata quando eravamo là), e poi Google Maps. Non ci siamo mai perse. Le piste per arrivare da Mahout a Bar Al Hikman non sono tracciate su Maps, conviene scaricare iOverlander.

SERVE L’AUTISTA OD UNA GUIDA IN OMAN? E’ NECESSARIO UN 4WD IN OMAN?

Molte persone, nei gruppi di Facebook o nei forum di Tripadvisor, sono alla ricerca di autisti o guide in Oman. O si domandano se basti una normale auto a trazione anteriore piuttosto che un 4WD. La mia risposta è: dipende. Da quanto uno è disposto a spendere, da quanto è bravo a guidare, da quanto tempo si ferma. Le strade sono in ottimo stato. In due settimane non è che uno possa andare nei posti più remoti, raggiungibili con sterrate impegnative. Per cui basta una semplice utilitaria.  Le strade sono in ottime condizioni. Nei posti più critici, Wadi Tiwi e sulla strada che da Al Hamra porta a Jebel Shams, ci sono dei locali che si offrono di accompagnare a destinazione i turisti in cambio di una somma variabile e contrattabile. Noi ne abbiamo approfittato appunto nelle due località sopra indicate. Con una cifra per noi accettabile, abbiamo guadagnato tempo (guidano come dei matti, i loro enormi 4wd se ne fottono dei dossi) evitando danni al veicolo e lo stress di condurre un’auto inadeguata su piste sterrate o comunque difficili. Al primo “guado” di Tiwi, in due cm d’acqua, la Yaris pattinava come sul ghiaccio. Senza contare che questi signori conoscono la zona come le loro tasche, per cui ci hanno condotto attraverso sentieri (soprattutto al Wadi Tiwi) che forse non avremmo potuto trovare da sole. Molto fastidiosi i dossi, situati nei pressi dei villaggi e delle rotonde. Alcuni veramente pericolosi, pur praticamente ferme abbiamo sfregato il sotto scocca, per fortuna senza danni (per lo meno visibili ed addebitabili dalla società di noleggio). Solo per una località, le Sugar Dunes di Al Khaluf, ho dovuto appoggiarmi ai servizi di una guida in fase di pianifica viaggio. Ne ho contattate alcune tramite Facebook, controllando le loro referenze, e leggendo le recensioni di chi si era già affidato a loro. Costano parecchio. La prima cosa che chiedono è se sei già automunito o se devono utilizzare la loro auto. Nel primo caso, se hai noleggiato un 4WD, per una cifra minore si offrono di guidarla loro, ma il fatto è che a questo punto non sei in regola con l’autonoleggio, perché dovresti indicarle come seconda guida. Per risparmiare il più possibile, con la mia macchina ho guidato sino al villaggio, e lì mi sono fatta prelevare per andare alle dune. Stessa cosa per Bar Al Hikman.

ESCURSIONI

Wahiba Sands

40 OMR per jeep sulle dune al tramonto, giro breve in cammello, visita alla casa dei beduini (evitabile, quest’ultimo, si tratta null’altro di una stanza dove hanno allestito un emporio di souvenirs, brutti e carissimi)

Wadi Bani Khalid

50 OMR organizzato dal gestore del campo a Wahiba Sands. Le due località distano circa 40 km, quasi tutti i campi offrono questo servizio, domandare prima, ad ogni modo. 30 OMR per rientro a Muscat con lo stesso driver, che avrebbe potuto, gratis, portarmi alla fermata del bus a Al Wasil. Un po’ per pigrizia, un po’ per fretta, mi sono adagiata.

Isole Dimaniyat

Da Muscat – 30 OMR (75 Eu), presso Luluat Al Dimaniyat, email: [email protected], telefono +968 99199908 www.dimaniyattours.om

Wadi Shab

5 OMR per la barca

Wadi Tiwi

20 OMR in due. In teoria il villaggio di Mibam, in fondo al canyon, sarebbe raggiungibile in 2wd, perché la strada è asfaltata. E’ pero strettissima e molto in pendenza. Inoltre, al primo “guado”, in 2 cm di acqua, l’auto ha iniziato a slittare, ed io a smadonnare. Molti abitanti del luogo, con i loro pick up 4WD all’imbocco del wadi attendono i turisti, e si offrono di accompagnarli. Noi siamo state liete di accettare 1) per non sbatterci a guidare su quelle strade impegnative 2) per fare prima, questi grandi veicoli vanno velocissimi e non si danneggiano ai dossi, noi per non toccare sotto dobbiamo andare a passo di lumaca 3) queste “guide” conoscono le piste, e grazie a loro abbiamo visto posti che da sole forse non saremmo riuscite a trovare.

Riserva marina Ras Al Jinz per tartarughe

20 OMR a testa. Appena arrivate a Ras Al Hadd, dopo aver fatto il check in alla Turtle Guesthouse, su suggerimento del cordiale proprietario della pensione siamo andate subito a prenotarci al Ras Al Jinz Scientific and Visitors Centre. In loco c’è anche un hotel, ma per noi era troppo caro.

Sugar Dunes Al Khaluf + Bar Al Hikman

45 OMR per le dune, 35×2 OMR pasti, 50 OMR notte a Bar Al Hikman + pick up andata e ritorno da Mahut al campo, che è irraggiungibile con la 2wd che noi avevamo noleggiato. Ma anche avessimo avuto un 4wd, sicuramente non saremmo state in grado di orientarci, al buio. Hanno avuto difficoltà di giorno persone molto più scafate di noi. La pista non è visibile su Google Maps, bisogna scaricare iOverlander. Mi sono appoggiata ad una guida incontrata su Facebook. In realtà ero interessata alle dune di Al Khaluf, è stata lei a propormi di andare anche a Bar Al Hikman e quando ho visto le foto… me ne sono subito innamorata. Dettagli e foto nella apposita sezione.

Jebel Shams

30 OMR in due. E’ possibile arrivare gratuitamente ai vari belvedere, tuttavia alcuni tratti di strada sono sterrati per cui, al parcheggio con vista su Misfat, alcuni locals con i loro mastodontici pick up pattugliano l’area, attendono i turisti con auto non adeguate e si offrono

SPESE

414 Eu volo, compreso bagaglio a mano ed in stiva

71 Eu mia quota di benzina (percorsi 1195 km)

349 Eu di alberghi a testa

252.5 Eu mia quota escursioni

188 Eu mia quota di noleggio auto

149,5  Eu mia quota di cibo

Totale: 1424 Eu

CIBO

Ci siamo portate alcune buste di zuppe liofilizzate dall’Italia (per le emergenze), a pranzo, per non perdere tempo nei ristoranti, abbiamo comprato nei supermarket cibi veloci da preparare, tipo tonno e pomodori, hummus, frutta varia, che abbiamo consumato durante le soste, ed altre volte in macchina alternandoci alla guida. La cucina omanita, come quelle mediorientali, è molto di mio gradimento. Negli hotel o nei campi sono a disposizione thè, caffè, e datteri.

Pesce sempre freschissimo nei menù, presentato alla grigia e leggermente speziato.

Ho assaggiato uno stracotto di carne di cammello, preparato dalla moglie del campo tendato di Wahiba Sands, con contorno di riso, cipolline e carotine. Se non mi avessero detto che era cammello non me ne sarei neppure accorta. La carne di cammello è più magra e leggera di quella di manzo. Le mucche vengono allevate, ma solo per il latte, mi hanno detto.

CLIMA

Caldo secco, sopportabile senza sforzi particolari, anche se durante le ore centrali innegabilmente andavamo alla ricerca dell’ombra, soprattutto a Muscat. Temperature sui 30° di giorno, più fresco al mattino. Ci siamo alzate alcune volte per vedere l’alba, ed avevamo la felpa.

Il dressing code prevede braccia e gambe coperte, per cui direi che sono indispensabili pantaloni/gonne e bluse lunghi e larghi in materiali naturali tipo cotone e lino. Per nuotare nei wadi ed in spiaggia io ho utilizzato quelle magliette anti scottature che vendono al Decathlon, e pantaloni da ciclista, anche se sarebbe meglio avere proprio pantaloni lunghi anche in questa occasione (però li trovo scomodi). Nei wadi ho visto molta gente con scarpe da ginnastica con buona presa, altri con sandali da trekking (la soluzione migliore, per chi li ha), oppure scarpe da reef. Me la sono cavata con sandali in pelle con suola piuttosto liscia, anche se dovevo fare attenzione a non scivolare.

COMUNICAZIONI

Sul volo da Francoforte a Muscat la Oman Air ha regalato a tutti i passeggeri una sim card Omantel. Al banco Omantel presente agli arrivi in aeroporto, ho scoperto che è valida solo un giorno. Ricaricando 5 OMR, si hanno a disposizione 7 GB con limite temporale di una settimana. In due, abbiamo effettuato una sola ricarica, per un’unica Sim, che abbiamo utilizzato per orientarci con Maps, ed inviare qualche messaggio whatsapp. Non abbiamo scaricato nessuna VPN, io avevo IMO, e ha funzionato per le videochiamate (solo in ricezione, quando provavo io, il sistema wifi dopo un po’ mi “scopriva” e mi sbatteva fuori).

SHOPPING

I souq (ho visto solo quelli di Nizwa e Muscat) sono in mano agli Indiani (Pakistani, Bengalesi, ecc.), per cui si trovano le stesse cose dell’India, ma più care. Sono comunque riuscita a spenderci parecchi soldi, in orecchini d’argento e pashmine. La cosa più insolita che ho visto, e che mai avevo trovato altrove, sono dei lucchetti a forma di animali vari (cammello e tartaruga i più graziosi), in simil ottone, ricoperti di pietre colorate. Sono solo un po’ pesanti da trasportare 🙂

SICUREZZA

Non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Presumo che le autorità abbiano la mano piuttosto pesante con i trasgressori, per cui nessuno si azzarda ad infrangere la legge. Dopo aver letto che è prevista anche una notte di carcere per chi passa con il rosso per due volte, ai semafori ero letteralmente terrorizzata ed al primo accenno di giallo già inchiodavo.

CHE COSA HO AMATO DI MENO

Il sito web di Mwasalat, impossibile prenotare dall’estero un autobus. Servizio clienti inesistente, non hanno mai risposto ai miei msg email, facebook, ecc. Alcune zone della città di Muscat, (certamente non Muttrah), decisamente poco a misura di pedone. Molte code ed ingorghi, se sviluppassero meglio la rete urbana di bus (ho aspettato più di mezz’ora alla linea 8 per andare dal molo di Al Mouj al Carrefour City Centre) ne trarrebbe giovamento l’ambiente e sicuramente il traffico.

CHE COSA HO AMATO DI PIU’

Il cielo stellato con tanto di Via Lattea ben visibile a Bar Al Hikman,

lo snorkeling con tartarughe alle isole Daymaniyat, il quartiere di Mutrah a Muscat. La vista della Corniche, con i palazzi bassi, e le montagne alle spalle che si stagliano contro il cielo azzurro, è mozzafiato.

E’ stata una foto di questo panorama, vista anni fa su un giornale, a far nascere in me la curiosità verso questo paese.

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